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giovedì, Marzo 28, 2024

Fuori rotta per due passi in Molise. Due torinesi attraversano a piedi la terra dei sanniti

AttualitàFuori rotta per due passi in Molise. Due torinesi attraversano a piedi la terra dei sanniti

lungo i tratturidi Annunziata D’Alessio

Venivano da Torino, due amiche che quest’anno si erano organizzate le vacanze in modo poco convenzionale, muovendosi alla scoperta di una regione che per noi è di pochi ma per i più sconosciuta…

Loro sono Maria Clara Restivo e Giulia Rabozzi: sono giovani ma hanno i piedi ben saldi a terra.
Beh! Almeno per un mesetto…, perché dal 10 agosto al 7 settembre hanno attraversato il Molise a piedi con zaino in spalla, macchina fotografica, carta e penna a portata di mano per fissare nella memoria tutte le esperienze sensoriali che questo insolito viaggio poteva riservare.
“FuoriRotta” è il titolo del bando di concorso a cui le ragazze hanno risposto e trovato consenso per la singolare iniziativa: “Due passi in Molise: in cammino nella regione che non c’è…”
E chissà allora se Maria Clara e Giulia all’inizio del viaggio nella regione che non c’è hanno cercato la seconda stella a destra per trovare il cammino?! E’ certo però che la strada l’hanno trovata un po’ da loro e un po’ con chi si è accorto di quel passaggio fra i nostri tratturi, in questa afosa estate molisana, andando loro incontro e portando un po’ del nostro sud-calore.
Un grazie a queste due anime fanciulle che hanno sospinto un fresco entusiasmo giovanile fra silenti bellezze a cielo aperto, per scoprirle, ammirale e farle esistere non solo per noi (troppo spesso ignavi o ignari…!).
Un grazie per non aver pensato che poteva essere una pazzia, una favola, solo fantasia…
Un ringraziamento per non essere state ancora così sagge e mature…
…Ma forse alla fine del viaggio saranno d’accordo con noi che qui viviamo e questa terra la patiamo: poco importerebbe che non ci fossero né santi né eroi, certo basterebbe che non ci fossero ladri…
Dunque, se non è un’invenzione, neanche un gioco di parole e se non se la sono ancora “mangiata”,
verrebbe da chiedersi:- Questa regione che non c’è l’avete poi trovata?
Era proprio lì! Vero?! Sotto un velo di cenere che l’ammanta d’invisibile…Basta avere occhi e cuore per vederla! E spero possiate averne avuto tanto da innamorarvene e magari desiderare di portarla via con voi…
Soprattutto spero che una volta tornate a casa, dalla punta della vostra vetta più alta, abbiate voce per urlare al mondo intero:- Il Molise c’è! E come se c’è…!

 

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