8.5 C
Campobasso
venerdì, Aprile 19, 2024

Arresto Scarabeo, i particolari delle indagini della Procura e della Guardia di finanza di Isernia

AttualitàArresto Scarabeo, i particolari delle indagini della Procura e della Guardia di finanza di Isernia

Le indagini del nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di isernia sono partite un anno fa, in seguito a una verifica fiscale che ha interessato la Elcom di Sesto Campano, azienda del gruppo Scarabeo con punti vendita in diverse località del Molise e con unità locali in Lombardia, Piemonte, Liguria, Sicilia, Sardegna e Toscana. Su richiesta della procura di Isernia, il Gip Antonio Ruscito ha emesso due ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti dell’assessore regionale Massimiliano Scarabeo e del fratello Gabriele, ritenuti amministratori di fatto della Elcom. Nei loro confronti sono stati ipotizzati i reati di frode fiscale e truffa aggravata ai danni della Regione. Le misure cautelari sono state motivate dalla possibile reiterazione del reato o dall’inquinamento delle prove. Altre persone sono indagate a piede libero, ma il numero esatto non è stato precisato. Stando a quanto riscontrato dagli investigatori delle Fiamme gialle sarebbe stata messa in piedi una frode incentrata su una serie di operazioni che avrebbero permesso di evadere un milione e 200mila euro di Iva e di sottrarre a tassazione cinque milioni di costi indeducibili; constatata anche una maggiore imposta Ires per 1 milione e 400mila euro e una maggiore Irap per 200mila euro. Si parla di fatture per operazioni inesistenti e note di credito riconducibili a ignari clienti oppure a società  decotte o fallite. Sotto la lente della Finanza anche le sponsorizzazioni di tre società sportive di Macchia d’Isernia, Roccaravindola e Pizzone. La Elcom ha inoltre beneficiato – tra il 2012 e il 2014 – di fondi Por Fesr 2007-2013 per 122mila euro: il finanziamento era destinato all’acquisto di nuovi  macchinari, mentre in realtà – hanno spiegato durante la conferenza stampa il procuratore capo  Paolo Albano, il sostituto procuratore Federico Scioli e il comandante provinciale della Finanza Amedeo Gravina – i beni indicati erano già in possesso dell’azienda. Ed erano stati riverniciati per apparire come nuovi di fabbrica in caso di controlli. L’assessore Scarabeo è apparso sorpreso e al tempo stesso sereno quando i finanzieri hanno bussato alla sua porta. I suoi legali di fiducia, Danilo Leva e Mariano Prencipe, nell’annunciare le sue dimissioni dalla carica di assessore, si sono detti “convinti dell’assoluta estraneità di Scarabeo ai fatti contestati. Al più presto sarà presentato ricorso al Tribunale del Riesame di Campobasso avverso una misura che consideriamo profondamente ingiusta”.

Ultime Notizie