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venerdì, Aprile 19, 2024

Quell’inchino che ha conquistato il mondo…la seduzione e il fascino dell’umiltà di Papa Francesco

QDQuell’inchino che ha conquistato il mondo…la seduzione e il fascino dell’umiltà di Papa Francesco

di Benito Giorgetta

Dopo appena cinque scrutini e nel breve volgere di 24 ore è stato scelto dai 115 Cardinali elettori il 266 successore di san Pietro come Vescovo di Roma e Sommo Pontefice della chiesa cattolica. Ha scelto di chiamarsi Francesco. “Sembra che i miei fratelli Cardinali siano andati a prenderlo quasi alla fine del mondo … ma siamo qui … “, sono state alcune delle sue prime parole dopo un sorprendente: “Fratelle e sorelle buonasera!”. Parole semplici che lo hanno consegnato immediatamente all’affetto della folla. Ma ancor più sorprendente e calamitante è stato il suo profondo e prolungato, quindi scelto e convinto inchino, verso i numerosi radunati in piazza san Pietro, dopo aver pregato assieme la preghiera insegnata da Gesù: il padre nostro, la preghiera mariana per eccellenza: l’ave Maria e il gloria al Padre.

Prima di impartire la solenne benedizione “Urbi ed orbi” (alla città e al mondo) chiede un “favore”: “E adesso vorrei dare la Benedizione, ma prima – prima, vi chiedo un favore: prima che il vescovo benedica il popolo, vi chiedo che voi preghiate il Signore perché mi benedica: la preghiera del popolo, chiedendo la Benedizione per il suo Vescovo. Facciamo in silenzio questa preghiera di voi su di me”.

E subito dopo il suo inchino. Ed è empatia piena e reciproca.

Gesto profetico che ha già tracciato il suo programma: essere servo, docile, sottomesso alla volontà di Dio ma fondato sulla preghiera la collaborazione e il riconoscimento della partecipazione laicale. Più volte ha preferito definirsi Vescovo di Roma, piuttosto che Sommo Pontefice o semplicemente Papa. Queste scelte, unitamente al nome che di sicuro si richiama al poverello d’Assisi ma anche a san Francesco Saverio uno dei primi compagni di Ignazio di Loyola fondatore dei padri gesuiti a cui lui appartiene, ci consegnano un identikit del nuovo Vescovo di Roma.

Prima ancora di iniziare il suo pontificato il neo Papa Francesco ha molti primati: primo Papa gesuita, primo Papa non europeo, primo latino americano, primo a chiamarsi Francesco e il primo a salutare un Papa emerito.

Contro ogni previsione, la sua elezione smaschera tutti i toto Papa, consegnando una felice conclusione che è consolatoria per i credenti: chi elegge il Papa sono sì i Cardinali, ma ispirati dallo Spirito Santo che è il vero elettore.

Si apre una nuova prospettiva nella storia della Chiesa, la continuità col passato ma con una buona spruzzata di novità e profumo di umiltà. Papa Francesco saprà, con l’aiuto di Dio, pregato da tutti i fedeli, condurre la Barca di Pietro nella navigazione di questo mondo tormentato, frastornato, ma tanto bisognoso di speranza. Il nuovo Papa abiterà la barca tenendo in mano il timone e, soprattutto, conoscendo la rotta: Dio verso gli uomini e gli uomini verso Dio.

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