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giovedì, Marzo 28, 2024

Palazzo San Giorgio, Perretta lascia il Polo civico e attacca: “I miei colleghi mossi da manie di protagonismo”

AttualitàPalazzo San Giorgio, Perretta lascia il Polo civico e attacca: "I miei colleghi mossi da manie di protagonismo"

“Francesco Pilone e Marialaura Cancellario, seguiti da Coralbo, sono troppo inclini a concordare solo tra loro le iniziative da mettere in campo senza coinvolgere il resto dei colleghi. Persino quelli eletti, come me, nell’ambito della stessa coalizione. Bene, io non ci sto”. Con queste parole, il consigliere comunale Enrico Perretta, dopo appena 7 mesi di consiliatura, ha annunciato l’addio al Polo civico. A scatenare l’ira dell’esponente di minoranza a Palazzo San Giorgio, la mozione  presentata dai colleghi della coalizione civica relativa al decreto sindacale, datato 10 dicembre firmato dal sindaco Antonio Battista, in cui sono previste le nomine degli avvocati Stefano Maggiani ed Emanuela Prencipe nel Nucleo Indipendente di Valutazione al Comune di Campobasso.

“Sono abituato nella vita  – ha motivato Perretta – a ragionare con la mia testa non ad uniformarmi ai pensieri altrui. Sarebbe stato certamente più corretto, da parte loro, concordare la mozione, questa come le altre, con tutti piuttosto che presentarla con la firma Coralbo, Pilone, Cancellario ed altri… mettendo a conoscenza solo in seguito gli altri colleghi solo per racimolare voti all’interno del Consiglio in fase di discussione. Mi rendo conto che queste mie parole possano urtare la sensibilità all’interno dell’opposizione che, per ben funzionare, dovrebbe invece essere coesa nel discutere, valutare e condizionare, magari con qualche cambiamento, i provvedimenti dell’amministrazione Battista. Invece devo prendere atto, con rammarico, che proprio all’interno dello schieramento del Polo Civico facente capo a Michele Scassera, peraltro troppo spesso assente, passivo e silente quasi incurante di quanto accade a Palazzo San Giorgio, proprio in quello schieramento vi è una corsa ad accaparrarsi qualche spazio in più sui giornali senza peraltro mettere in campo provvedimenti che vadano ad influire concretamente sull’operato della maggioranza, magari a favore dei cittadini che già vivono in ristrettezze economiche. La politica per me è cosa seria, così come cosa seria è l’istituzione comunale nonostante la fiducia dei cittadini nei confronti degli enti territoriali, i comuni appunto, è crollata al 31%. Intanto tra le fila di opposizione si gioca ad anticipare l’avversario che non sembra essere il centrosinistra, ma qualunque collega che possa accorgersi di cosa non va o che possa programmare un’iniziativa istituzionale. Si indugia in un forsennato protagonismo polemico, con un atteggiamento di apparente critica chiusa che rischia, se non lo ha già fatto, di diventare semplicemente uno strumento autoreferenziale. Stando così le cose, io preferisco prendere le distanze da tutte le iniziative che verranno prese in maniera autonoma rispetto agli altri colleghi e continuerò a fare opposizione valutando, di volta in volta, i provvedimenti decidendo di esprimere il mio voto solo in rapporto all’interesse concreto che tali atti avranno sulla popolazione”.

 

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