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venerdì, Aprile 19, 2024

Cassa in deroga, si va verso il Tribunale. I lavoratori pronti a chiedere i danni alla Regione

AperturaCassa in deroga, si va verso il Tribunale. I lavoratori pronti a chiedere i danni alla Regione

di PASQUALE DI BELLO

Il mancato pagamento della Cassa integrazione in deroga da parte della Regione potrebbe finire in Tribunale. Tra i lavoratori interessati (282 e 22 aziende), cresce la rabbia per l’assenza di risposte concrete e tempi certi da parte dell’assessore al Lavoro, Michele Petraroia. Sta maturando in queste ore l’idea di una azione per danni a carico della regione Molise.

Ci sono due modi di esprimere la rabbia: uno è quello di dar fuoco ai cassonetti, l’altro è quello di mettere le carte in mano all’avvocato. E’ chiara la nostra preferenza per il secondo, anche se sempre più spesso comprendiamo la disperazione che porta al primo. La rabbia, quando esplode, non è mai per un caso o perché un gruppo di matti hanno deciso di passare dal vivere civile alla guerriglia urbana. Esplode sempre per una miscela di ingiustizie e prese per i fondelli. Un connubio molto vicino alla condizione in cui si trovano a vivere 282 lavoratori molisani con le loro famiglie. Detto questo, ci sentiamo di condividere l’iniziativa pacifica ma ferma che sta nascendo in queste ore, quella di adire le vie legali al fine di appurare se nel caso del mancato pagamento della Cassa integrazione in deroga vi siano delle responsabilità da parte della Regione Molise. Nello specifico, quelle eventuali dell’assessore al Lavoro, Michele Petraroia, e/o di funzionari della struttura a lui affidata. Una sorta di class action (anche se il termine qui è improprio) quella che i lavoratori ormai stremati e soli intendono assumere in proprio.

Le ultime notizie, al momento ufficiose, danno l’Inps in attesa del via libera da parte del Ministero del Lavoro per procedere alla liquidazione del dovuto. Pare infatti – ma anche qui non esiste nulla di ufficiale – che l’assessorato al Lavoro abbia inoltrato al Ministero una nota tesa a chiarire la posizione del Molise. Se così fosse, sarebbe interessante conoscere il testo di questo documento che, se esiste, l’assessore Petraroia tiene gelosamente custodito nel cassetto. Sarebbe utile, invece, che lo portasse a conoscenza di quei lavoratori ormai spazientiti oltre ogni limite dal modo approssimativo con cui questa vicenda è stata gestita. Se non altro sotto il profilo della comunicazione. Se non fosse stato per l’opposizione in Consiglio regionale, che con due interrogazioni martedì scorso ha messo Petraroia con le spalle al muro, l’assessore più loquace del sistema solare starebbe ancora chiuso nel proprio silenzio siderale.

Infine, per restare al tema delle bocche cucite, non può passare il silenzio perdurante e ingiustificabile dei sindacati ai quali, evidentemente, deve essere estranea la lettura della stampa o, peggio, deve essere indifferente. Evidentemente, questo dicono i fatti, ci sono questioni di serie diverse: quella di 282 lavoratori e rispettive famiglie che si accingono a passare il Natale senza il becco di un quattrino anche per i sindacati, come per la politica, dev’essere di ultima serie.

 

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