Incurante delle preponderanti forze nemiche, guidò in reiterati assalti i suoi commilitoni nell’avanzata sul Fronte greco-albanese, finché, ferito gravemente, cadde, al nobile grido di “Italia, Italia”,sul montuoso pianoro del fiume Drina, in località Ostreni-Vogel (10-11 aprile 1941).
Esangue e prossimo alla morte, il Lanciere Alfredo Notte (1918-1941) vergò con sovrumano sforzo su un cartoncino del suo Reggimento (lo storico “Lancieri di Milano”) il suo testamento morale: “Caduto per la Patria”. Il suo sangue funse da inchiostro!
Con quelle ultime parole (lui, semplice contadino-pastore, fresco dei suoi 23 anni non compiuti…) scrisse una grande pagina di storia e, al contempo, entrò nel foscoliano novero dei “grandi” d’ogni tempo e luogo!
La Medaglia d’Oro al Valor Militare, conferitagli “ ad memoriam” con splendida motivazione, lo identifica come imperituro esempio di uno straordinario Soldato, pervaso da eccezionale “amor di Patria”.
Non a caso, il Milite macchiagodenese è stato ricordato al Santuario di Castelpetroso (15 dic. 2011), nel corso di una S. Messa di Suffragio per i Caduti d’ogni schieramento, a cura del benemerito “Ist.to Naz.le per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon”.
La Presidenza della Repubblica, da me informata, qualche anno addietro, del valoroso comportamento del Lanciere Alfredo Notte, ha scritto, tra l’altro, che in lui si compendiano “princìpi, ideali e valori” da tramandare doverosamente alle giovani generazioni (come da missiva a me pervenuta dal Quirinale, con nota del 23 nov.2010).
Scrisse l’ottimo Orazio Flacco (cfr. “Odi”, III, 2, 13) che “Dulce et decorum est pro patria mori”: onore, dunque, al luminoso esempio di Alfredo Notte, fulgido simbolo dei Caduti dell’Italia intera e del Molise. Come nativo di questa Regione, lo ricordo e propongo così ai giovani e non!
Prof. Filippo Ungaro
(Cultore di Patrie Memorie-
Coll.de“Il Giornale di Trani”)
