A settembre il numero di occupati sale di 82mila unità (in un solo mese), segnando, sull’anno, un incremento di 130mila posti. Frutto di un primo segnale positivo sul fronte lavoro, dovuto essenzialmente alla diminuzione del numero di inattivi (cioè persone che da scoraggiate si sono rimesse a cercare un impiego e lo hanno trovato, seppur precario e bassa qualità). Una rondine che tuttavia non fa primavera: il “core” del mercato del lavoro resta in grande sofferenza: il numero di disoccupati continua ad aumentare (+48mila unità in un mese), e tocca quota tre milioni e 236mila persone; e il tasso di disoccupazione riprende con un a salire: raggiunge il 12,6% (+ 0,1 punti sia in termini congiunturali sia nei dodici mesi).