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giovedì, Marzo 28, 2024

Macroregioni e divisione del Molise, la proposta di Morassut fa discutere

AttualitàMacroregioni e divisione del Molise, la proposta di Morassut fa discutere

di GIOVANNI DI TOTA

Qualche levata di scudi, molto scetticismo e un po’ di accademia. La proposta di Roberto Morassut, deputato del partito democratico, sulla penisola divisa in dodici macro regioni non è piaciuta più o meno ovunque.

Una divisione né geografica, né etnica, dunque rispedita al mittente in un battito di ciglia.

L’idea, di assemblare le regioni e di andare al risparmio della spesa pubblica, è vecchia all’incirca un ventennio. Morassut ne ha individuato una sua, nella quale sceglie tra le altre, di accorpare Marche e Abruzzo in una regione Adriatica ma dividendo le province di Campobasso da quella di Isernia, quella di Matera da quella di Potenza. Un pezzo di Molise in Adriatico, l’altro nella regione denominata Levante, con Puglia, provincia di Campobasso, appunto e quella di Matera. Mentre Potenza, a Ponente con l’altra metà della Basilicata e la Calabria.

Di emendamenti come questi, la pietra tombale del senatore Roberto Ruta, il Senato ne ha bocciati già otto. L’idea di accorpare le regioni resta tutto sommato valida, in un’ottica di taglio della spesa condivisibile, ma nel caso dovesse diventare concreta, andrà concordata con le popolazioni locali e non calata dall’alto con il disegno di una nuova carta geografica.

Allenamenti analoghi, sono avvenuti anche in loco, con la Moldaunia, il Molisannio e altre uscite estemporanee durate qualche intervista o articolo di giornale. Gli stessi dedicati in queste ore a Roberto Morassut, ex assessore della giunta Veltroni e oggi deputato del Pd. Fino a ieri sconosciuto ai più.

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