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sabato, Aprile 20, 2024

Isernia, prime multe ai padroni dei cani che sporcano per strada

AttualitàIsernia, prime multe ai padroni dei cani che sporcano per strada

Il Comune di Isernia, in collaborazione con l’Asrem, sta intensificando le attività di contrasto al randagismo e i controlli nei confronti dei possessori di animali che non ri­spettano l’ordinanza che regolamenta la conduzione dei cani nei luoghi pubblici, e che prescrive l’uso del guinzaglio, la raccolta delle deiezioni e l’iscrizione all’anagrafe ca­nina. «Nella conduzione dei cani – ha affermato l’assessore comunale all’ambiente, Marco Amendola –, occorre il giusto senso civico. Solo il corretto comportamento di ognuno garantisce alla collettività maggiore sicurezza e aree pubbliche più pulite e fruibili. A seguito di un accordo siglato tra l’ufficio ambiente e l’azienda sanitaria locale – ha aggiunto Amendola –, nell’arco di due giorni, grazie all’impegno profuso dal personale di polizia municipale, sono stati controllati circa sessanta cani e sono emerse varie infrazioni: dodici esemplari non risultavano iscritti all’anagrafe canina, alcuni padroni non erano in possesso dei necessari strumenti per la pulizia, cinque animali di grossa taglia sono stati prelevati perché randagi e potenzialmente pericolosi, inoltre sono state elevate numerose sanzioni amministrative». Le attività di controllo e di monitoraggio hanno interessato il perimetro urbano del capoluogo, con particolare riguardo alle zone della villa comunale, del parco delle Ri­membranze, del quartiere San Lazzaro, del centro storico, di piazza D’Uva e di zona Le Piane. Nei prossimi giorni i controlli verranno estesi alle frazioni e alle contrade. «Le azioni messe in campo dall’amministrazione comunale – ha concluso Amendola – sono da considerarsi di assoluta prevenzione, non già di repressione. Il mio asses­sorato intende favorire il benessere degli animali e in tale ottica si colloca anche l’inaugurazione del Parco canile avvenuta durante la scorsa primavera». Sull’argomento è intervenuto anche Claudio Di Ludovico, del servizio veterinario dell’Asrem: «L’azienda sanitaria – ha detto – vuole promuovere la pro­prietà responsa­bile dei cani e, nel contempo, ridurre il randagismo e la sofferenza de­gli animali. Obiettivi che mirano, altresì, a limitare i costi che le pubbliche amministrazioni devono sostenere per l’incivile fenomeno che deriva dall’inosservanza delle norme atte a re­golare la detenzione e la cura dei cani».

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