di GIOVANNI MINICOZZI
La maggioranza di centrosinistra che da un anno e mezza governa la Regione, con risultati non brillanti, si è riunita in conclave per tentare di rilanciare l’azione amministrativa sui temi più scottanti che assillano i molisani.
In buona sostanza si cerca di ritrovare il bandolo della matassa dopo l’intesa sottoscritta tra Paolo Frattura e Roberto Ruta.
Il vertice ha affidato al capogruppo del Pd, Francesco Totaro, il compito di coordinare l’attività del Consiglio regionale con quella dell’esecutivo.
«Da subito mi metterò al lavoro per individuare soluzioni rapide e percorribili al fine di risolvere i problemi più rilevanti che attanagliano il nostro territorio – ha spiegato Francesco Totato – a partire dalle grandi vertenze del lavoro sulle quali coinvolgeremo le delegazioni parlamentari, partiti, movimenti e gli enti locali interessati».
Altro tema bollente affrontato nella riunione di maggioranza è stato quello relativo alle due centrali a biomasse del Matese.
Il presidente Frattura ha comunicato che la responsabile del settore Energia sta verificando tutte le ipotesi possibili per sospendere o annullare le autorizzazioni concesse dalla Regione. Secondo indiscrezioni, però, il problema non sarebbe di facile soluzione poiché i titolari dei due progetti avrebbero tutti i diritti di realizzare o di essere adeguatamente risarciti.
C’è chi pensa, addirittura, ad un accordo preventivo per stabilire l’entità del danno da risarcire con i soldi pubblici.
Intanto la vicenda delle due centrali a biomasse, ed in particolare quella autorizzata alla Civitas, è finita sotto i riflettori della stampa nazionale. Ieri se n’è occupato anche Il Venerdì di Repubblica, riassumendo la storia degli assetti societari della Civitas, con l’originario coinvolgimento dietro di altre società appartenenti a Paolo Frattura come dimostrato, carte alla mano, anche dalla nostra emittente.
Una storia di intrecci tra affari e politica collegata attraverso la C&T alla oscura vicenda Bio.Com sulla quale è in corso una indagine della Procura di Campobasso che coinvolge anche il governatore Paolo Frattura.
Dunque al di là dei vertici di maggioranza al momento non si intravede nessuna soluzione per bloccare le due centrali a biomasse da collocare nel cuore del Matese.
I cittadini perciò continuano a protestare e a presidiare il cantiere della Civitas, ancora fermo e preannunciano l’ennesima manifestazione pubblica contro le biomasse che si snoderà per le strade di Campobasso mercoledì prossimo.
