Giovani, scuola, disoccupazione, questione meridionale, immigrazione, il ruolo dell’Europa nella risoluzione dei conflitti internazionali. Questi i temi affrontati nella seconda giornata della Festa dell’Unità. Un pomeriggio ricco di interventi e confronti, nella splendida cornice del Castello Carafa. Nel primo pomeriggio la proiezione del documentario “Una scuola possibile”, seguita dal dibattito introdotto dal deputato Micaela Campana, neo eletta alla nuova Segreteria nazionale dl Pd. Alle 18 confronto di strettissima attualità sul ruolo dell’Europa e dell’Italia nella risoluzione nei conflitti internazionali e nell’accoglienza dei migranti. Una questione che interessa da vicino la nostra regione ed i tanti Comuni che accolgono ed offrono assistenza ai circa 800 profughi in fuga da guerre, conflitti e povertà, come testimoniato da Luca Fatica, sindaco di Oratino, uno dei tanti Comuni che ha aderito al progetto Sprar. “E proprio in questo quadro di solidarietà deve inserirsi in maniera forte e credibile l’Europa”, ha evidenziato l’ospite d’eccezione Simona Bonafè, eurodeputato del Pd. “L’Europa non può esaurire la propria dimensione nell’ambito economico, ma deve saper parlare la lingua della solidarietà e dell’integrazione. Solo attraverso una politica estera seria ed autorevole – ha proseguito – si può costruire una nuova identità e risolvere il dramma dell’immigrazione. Il Mediterraneo non può essere esclusivamente il confine dell’Italia, un cimitero di vite umane, la questione va risolta in maniera condivisa, creando le condizioni sviluppo all’interno dei paesi in difficoltà”. La Bonefè ha poi posto l’accento sulle sfide che il Pd si appresta ad affrontare a Bruxelles, tutte incentrate sui temi del lavoro, della flessibilità e degli investimenti pubblici. La serata si è conclusa con la proiezione del film del regista Agostino Ferrante “Le cose belle”, un racconto lungo 12 anni che porta in scena la vita di 4 ragazzi del sud in bilico tra precarietà e speranza.
M.D.U.
