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mercoledì, Aprile 24, 2024

Regione. Frattura al governo con i fratelli Marx

AttualitàRegione. Frattura al governo con i fratelli Marx

di PASQUALE DI BELLO

Più passano i giorni, più emergono le contraddizioni tra il governatore Frattura e le forze politiche che lo sostengono. Dai costi della politica alla sanità, coloro che si richiamano al comunismo appaiono più gli eredi dei fratelli Marx che i nipoti di Karl.

Il titolo di questo articolo non doveva essere quello che avete appena letto, ma un altro: “Il Partito comunista cinese alleato di Frattura”. Era questo che avevamo pensato in origine, tanto è spessa la muraglia cinese che separa il Partito dei comunisti italiani dalla coerenza tra pensiero e azione. Ora, che un titolo del genere possa adattarsi bene alla effettiva relazione politica che lega le due parti, è fuori discussione, ma è altrettanto indubbio che esso non renda l’idea della robusta comicità di fondo che lega un nipote dello scudocrociato ai nipotini della falce e martello. Lo abbiamo quindi scartato in favore di quello che avete appena letto. Il titolo scelto, ci appare più adatto a descrivere una alleanza dal registro cabarettistico che politico. Nel senso che l’alleanza tra Frattura e gli eredi di Marx ci fa pensare non alla discendenza di Karl ma a quella di Chico, Harpo, Groucho, Gummo e Zeppo Marx, il celeberrimo quintetto comico che fece sganasciare di risate l’America (e poi il mondo) per circa quarant’anni: dai primi anni ’20 alla fine degli anni ’50.

Dopo circa due anni di governo Frattura, è stato (finalmente!) diramato un comunicato stampa del segretario regionale del PdCI che mette la parola fine a qualsiasi dubbio, illazione o retroscena sui reali rapporti tra il presidente della Regione e il consigliere regionale Ciocca. Dice Nicola Macoretta, testuale: “Tra questo partito e il suo consigliere regionale Ciocca c’è condivisione su molte battaglie vitali per il futuro della nostra regione, dalla sua piena e sacrosanta autonomia messa in pericolo dal Governo Renzi alla necessità di rivedere profondamente i piani sanitari di rientro dal deficit proposti dal Governatore Frattura, che ci vedono assolutamente critici”.

A sentire Macoretta, sembrerebbe che in Consiglio regionale anziché il consigliere Ciocca sieda una sorta di Che Guevara immolato alla causa del comunismo e alla distruzione del governo borghese e pio di Paolo Frattura. Peccato che sia vero l’esatto contrario, e basterebbe a Macoretta fare una ricerca tra gli atti del consiglio e le trascrizioni degli interventi resi in aula. Scoprirebbe che Ciocca, dai costi della politica alla Sanità è stato sempre e solo da una parte: quella del governatore. Basterebbe questo a smascherare la solita e trita tarantella alla quale un certo comunismo, quello del  “Cashmere & Campari”, ci ha abituati: la tarantella del partito di lotta e di governo. Una formula politica che non contiene in sé nulla di speciale, salvo la pretesa di banchettare al mattino con chi comanda e alla sera prendere per i fondelli chi dispera.

 

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