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sabato, Aprile 20, 2024

Biomasse, gli Indignati: ecco il conflitto d’interessi del presidente della Regione Frattura. Parte l’offensiva: i cittadini si ribellino ai privilegi della casta

AttualitàBiomasse, gli Indignati: ecco il conflitto d'interessi del presidente della Regione Frattura. Parte l'offensiva: i cittadini si ribellino ai privilegi della casta

di ANNA MARIA DI MATTEO

La riduzione dei costi della politica, l’eliminazione dei privilegi di cui gode ancora, indisturbata, la casta molisana, il conflitto d’interessi.

Gli indignati tornano sul campo, più agguerriti di prima. Ma stavolta sono pronti ad andare fino in fondo. A chiedere il rispetto della volontà di quei seimila cittadini che hanno sottoscritto la proposta di legge, d’iniziativa popolare, per il taglio, consistente, alle laute indennità dei consiglieri regionali.

La proposta di legge è chiusa in uno dei tanti cassetti della Prima Commissione da mesi ormai. E così gli indignati si dicono pronti ad occupare la sede istituzionale della Commissione per denunciare l’indifferenza più assoluta della politica nei confronti dell’iniziativa sottoscritta da migliaia di persone. Il presidente Totaro si è subito affrettato a dire che farà di tutto per snellire le procedure che consentano al testo di approdare in Aula quanto prima. Vedremo. Ma intanto gli indignati hanno voluto lanciare un segnale forte, l’ennesimo, a dire il vero, «nei confronti di una classe politica che si è dimostrata incapace di affrontare le tante, troppe emergenze che attanagliano il Molise», hanno denunciato gli indignati nel corso di una conferenza stampa. Ed hanno anche bocciato sonoramente l’operato del governo regionale «che – hanno ancora aggiunto – a cinquecento giorni dall’insediamento non ha prodotto alcun atto per il Molise che, invece, è ulteriormente precipitato in una crisi gravissima».

Parole durissime, quelle pronunciate, in particolare, da Domenico Di Lisa, ex consigliere regionale e sindaco di Roccavivara. Di Lisa ha spostato l’attenzione su un altro tema, anch’esso estremamente grave, che è quello del conflitto d’interessi. In Molise la politica fa finta di nulla, finge di non sapere come stiano realmente  le cose.

«Il presidente Frattura deve decidere se fare il governatore o l’imprenditore – ha attaccato – A lui tocca decidere sulle biomasse, attività come noto, riconducibili alla sua persona o comunque a persone a lui vicine. E’ una situazione gravissima – ha aggiunto Di Lisa – nei confronti della quale i cittadini molisani devono ribellarsi».

E poi ce n’è anche per l’eurodeputato di Forza Italia, Aldo Patriciello: «E’ lui il vero padrone, assoluto del Molise – ha accusato – E’ il padrone del centrodestra e del centrosinistra. Sappiamo cosa sta accadendo nella sanità privata. E’ la cambiale che Frattura ha dovuto pagare all’eurodeputato».

Domenico Di Lisa e gli indignati sono intenzionati ad andare avanti e a scoperchiare un pentolone ormai colmo. Come ormai colma sembra essere la pazienza dei molisani, indignati, pure loro, nel constatare che nulla ad oggi è stato fatto per arginare la crisi, per fermare la povertà che ormai ha superato abbondantemente il livello di guardia.

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