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giovedì, Aprile 25, 2024

Sanità. I Comunisti italiani scaricano Ciocca: si adegui alla linea del partito o è fuori

AperturaSanità. I Comunisti italiani scaricano Ciocca: si adegui alla linea del partito o è fuori

di PASQUALE DI BELLO

Con un intervento del dirigente Andrea Vertolo, il Partito dei comunisti italiani dà l’ultimatum al consigliere regionale Ciocca: sulla Sanità o si adegua alla linea di partito o non ci rappresenta più. Questo il messaggio, chiaro e tondo, dopo le contraddizioni scoppiate tra la posizione del PdCi e la condotta istituzionale del consigliere, tutta appiattita sul presidente Frattura.

Com’era prevedibile, ha scatenato un vespaio di polemiche un nostro articolo dedicato al tema “Sanità” così come declinato dalla sinistra sedicente antagonista. Di Sanità, e di Sinistra del buon governo, si è parlato la scorsa settimana in un convegno organizzato dal Partito dei comunisti italiani, da Sinistra ecologia e libertà e dalla Lista Tzipras. L’articolo, in buona sostanza, poneva l’accento sulle contraddizioni tra la ricetta uscita dal convegno, contraria a quella espressa dal governo Frattura, e la presenza in sala dei consiglieri regionali Salvatore Ciocca e Domenico Ioffredi, ufficiali di complemento del centrosinistra regionale. Ciocca, del PdCi, e Ioffredi, di Sel, sia detto per inciso, hanno approvato senza battere ciglio tutti i provvedimenti assunti da Frattura, nella sua duplice veste sia di presidente della Regione che di Commissario alla Sanità. La contraddizione, lo ripetiamo, sta proprio in questo: nella mancanza di proiezione istituzionale della linea espressa dagli “antagonisti”, poiché in Consiglio, Ciocca e Ioffredi, fanno quel che gli pare e quel che gli pare è l’esatto contrario di quel che dicono i partiti che li hanno acconti nel loro grembo e ne hanno consentito l’elezione.

Adesso, sulla vicenda, è intervenuto uno degli organizzatori del convegno e dirigente del Partito dei comunisti italiani: Andrea Vertolo. In un suo commento ufficiale al nostro pezzo, Vertolo scrive: Comunque le voglio dire che le posizioni del PdCi sono chiare da tempo, abbiamo tutte le intenzioni di eliminare quelle contraddizioni che ci portano ad avere un “voce” diversa tra i banchi consiliari, le ripeto, cosi come Frattura sta andando in contrasto con un programma chiaro e sottoscritto da più parti cosi il consigliere sta andando in contrasto con le istanze del partito. Se alla prossima votazione in consiglio non sarà rappresentata la posizione del PdCi è evidente che a nome del PdCi non potrà parlare più nessuno in consiglio regionale, spero questa volta, di essere stato più chiaro”.

In effetti il dirigente comunista Vertolo è stato chiaro, non lo si può negare, e se ha parlato lo ha fatto certamente con il concerto del segretario regionale del PdCi, Nicola Macoretta. O almeno tanto siamo autorizzati a presumere, poiché in caso contrario, qualora Macoretta smentisse Vertolo, ci troveremmo dinanzi all’ennesima prova che allo sport preferito dai compagni, quello di predicare bene e per poi razzolare male, non c’è limite.

 

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