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martedì, Marzo 19, 2024

Gavettone di Trenitalia a Frattura. Le Ferrovie chiedono 32milioni di euro alla Regione

AperturaGavettone di Trenitalia a Frattura. Le Ferrovie chiedono 32milioni di euro alla Regione

di PASQUALE DI BELLO

Un anno e tre mesi di arretrati da pagare a Trenitalia per complessivi 32milioni di euro. A tanta equivale il decreto ingiuntivo chiesto e ottenuto dal Tribunale di Campobasso dalle Ferrovie relativamente al mancato pagamento del contratto di servizio per il 2013 e il primo trimestre del 2014. Una mazzata da mettere in ginocchio la Regione.

I tempi, ahinoi!, sono quelli che sono e, quello corrente, è un tempo di gavettoni. In televisione, in questi giorni, abbiamo assistito ad una ridicola corsa alla secchiata d’acqua gelida, una minchioneria colossale che, viste le teste coinvolte, notoriamente a prova di bomba, avrebbe prodotto un qualche effetto solo nel caso in cui al liquido trasparente se ne fosse sostituito un altro di color giallo paglierino. Se non altro, in quel caso, anziché piangere dalla vergogna avremmo riso per la ridicolaggine di questi signori – anzi, di questi lorsignori – che non perdono occasione per raccattare pubblicità a buon mercato.

Passando da quelle vere ma finte, a quelle finte ma vere, una doccia gelata, anzi una colossale colata di ghiaccio, è quella che Trenitalia ha scaraventato sulla testa della Regione Molise, “in persona del legale rappresentate pro tempore”. Lo scorso 18 agosto, mentre l’intera classe politica (si fa per dire) molisana se ne stava con le chiappe ammollo, Trenitalia ha notificato alla Regione Molise un decreto ingiuntivo per oltre 32milioni di euro (più interessi) e spese legali, per il mancato pagamento degli importi relativi al contratto di servizio con essa stipulato per il trasporto pubblico. La Regione, come ha riscontrato il giudice Barbara Previati che ha emesso il decreto ingiuntivo, è debitrice per il mancato pagamento di tutte le somme dovute nel corso dell’anno 2013 e per il primo trimestre 2014. Se tanto ci da tanto, è verosimile pensare che anche le somme relative al secondo e terzo trimestre 2014 andranno inevase, col risultato di portare da 32 a 45 i milioni dovuti (le rate trimestrali sono di circa 6milioni e mezzo cadauna). Una somma, anzi una botta mondiale, che rischia di far capottare definitivamente questo fazzoletto di terra del quale si rivendica l’autonomia come se fosse la Citta del Vaticano, salvo poi amministrarla come se fosse un bazar da terzo mondo.

Noi non sappiamo come finirà questa vicenda – probabilmente con la bancarotta del Molise – ma una cosa di certo l’abbiamo appurata, ed è questa: se in Italia c’è qualcosa di peggiore delle ferrovie, quella è la Regione Molise. Come dire? Oltre al danno anche la beffa o, se preferite, alle classiche corna vanno ad aggiungersi le altrettanto classiche mazzate. Perché questa tale è, una mazzata da spezzare la gobba a un gigante. Figuriamoci alla Regione Molise, che la gobba ce l’ha ma è quella del microbo.

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