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giovedì, Marzo 28, 2024

Taglio Corte d’Appello, la regione si coalizza

AperturaTaglio Corte d'Appello, la regione si coalizza

di GIOVANNI DI TOTA

Le notizie sono contrastanti. I giornali di oggi riportano in grande evidenza la prossima riunione del consiglio dei ministri, fissata il 29 agosto.

In quella occasione il Governo discuterà i provvedimenti della riforma della Giustizia, predisposta dal Guardasigilli, Andrea Orlando. Tra questi l’ormai famigerato taglio delle Corti d’Appello di Campobasso, L’Aquila e Potenza e delle sezioni distaccate di Lecce e Sassari.

Una scelta, quella di palazzo Chigi, che ha provocato l’immediata reazione delle istituzioni molisane, degli avvocati e di alcune associazioni di categoria.

Le toghe hanno già preparato un primo incontro a Termoli, con i parlamentari del Molise, ai quali è stato evidenziato che il criterio di ridisegnare la geografia delle sedi giudiziaria in base al numero degli abitanti mette a rischio non solo gli uffici del secondo grado ma l’intero apparato giustizia. L’ordine degli avvocati ha chiesto a deputati e senatori di avviare contatti con il governo, per cercare di salvare l’autonomia giuridica. Della questione si occuperà anche il consiglio regionale.

“Il processo cominciato – ha dichiarato il presidente Vincenzo Niro – è quello dell’inizio della fine della nostra regione. Per questo – ha concluso – è nostra intenzione lanciare l’allarme e assumere tutte le contromisure del caso”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco di Campobasso, secondo il quale, le novità importanti introdotte dal ministro Orlando non giustificano tagli indiscriminati ai territori più piccoli. Battista ha già annunciato l’adesione ad ogni iniziativa che sarà intrapresa.

Da Montecitorio, tuttavia, è arrivata la frenata di Danilo Leva. Secondo il deputato del partito democratico, che del Pd è stato anche responsabile nazionale proprio della giustizia, il 29 agosto il consiglio dei ministri non avrebbe in agenda questo argomento: “Diverse regioni – ha spiegato Leva – hanno posto al Guardasigilli il tema della soppressione delle Corti d’Appello. Penso – ha aggiunto il deputato – che per noi sarebbe devastante, per questo – ha concluso –  occorre rivedere alcuni criteri”.

Cancellare la Corte d’Appello, che nell’ipotesi migliore finirebbe per il Molise ad Ancona, equivale ad un nuovo colpo dell’autonomia regionale. Il Molise non è mica la Lombardia, è scappato di dire a qualche esponente di primo piano del governo, in occasioni precedenti. La sensazione generale, nonostante da qui si alzi la voce, è che il governo continuerà a tenere l’acceleratore pigiato sul piede delle riforme.

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