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sabato, Aprile 20, 2024

Chirurgo smascherato al test di Medicina: sarà processato

AperturaChirurgo smascherato al test di Medicina: sarà processato

di GIOVANNI DI TOTA

Un curriculum di tre pagine, una laurea in medicina e chirurgia, con la specializzazione in malattie infettive. Raffaele Licordari, stando alla ricostruzione del sostituto procuratore Rossana Venditti, si è però seduto insieme ai candidati che dovevano sostenere il test di accesso alla facoltà di medicina dell’università di Campobasso, dopo aver presentato i documenti uguali agli altri. Un semplice diplomato, cioè. Ma due anni fa, per l’anno accademico 2012/2013, quell’uomo in odore di pensione, oggi ha 64 anni, era già un affermato chirurgo. Addirittura direttore dell’hospice di malattie infettive dello Spallanzani di Roma.

E’ sufficiente digitare il suo nome su google per rendersi conto dello spessore di questo affermato medico.

Qualcuno deve averlo notato tra i banchetti per sostenere il test. Come tutti gli altri candidati, arrivati da ogni angolo della regione, ma anche da fuori Molise, sperando di superare l’ostacolo del numero chiuso alla facoltà di medicina. Inutile dire che al termine della prova, il professor Raffaele Licordari si è classificato primo. La sua presenza, però, non è passata inosservata. Uno dei partecipanti al test ha presentato un esposto in procura. E così, le indagini hanno svelato che il primario dello Spallanzani ha ovviamente rinunciato a frequentare la facoltà di medicina dell’università degli studi del Molise. L’ipotesi è che la sua presenza sia servita ad aiutare qualcuno durante la prova d’accesso. Un trucco pare già emerso in altre circostanze, contro il quale, però l’università è corsa ai ripari, separando i concorrenti che hanno superato la fascia d’età dei laureandi da quelli più giovani. Il tribunale al Campobasso ha accolto la richiesta di giudizio immediato del pm Rossana Venditti e Licordari dovrà presentarsi a palazzo di giustizia il 20 novembre. Deve rispondere di falsità ideologica e non sarà facile come al test di medicina superato di slancio. L’università, nel processo, sarà parte lesa.

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