Il Gip di Isernia ha convalidato l’arresto di Gaetano Orlando per tentato omicidio. L’uomo, 80 anni di Agnone, resta ai domiciliari, misura cautelare già adottato subito dopo il fermo dei carabinieri. L’anziano ha accoltellato un cugino, particolare reso noto oggi dall’avvocato dell’anziano, Francesco Del Basso, durante i funerali di suo figlio, deceduto in circostanze che i carabinieri hanno archiviato come caso di incidente sul lavoro. Gaetano Orlando, però non crede a questa ipotesi. Lo ha riferito il suo avvocato a conclusione dell’interrogatorio. “Ha risposto a tutte le domande del Gip – ha detto Del Basso – e ha chiesto di riaprire il caso del figlio”. Adriano Orlando, 43 anni, è morto per le ferite procurate dagli ingranaggi di una rotopressa con cui stava lavorando in un terreno di sua proprietà. “Lui è convinto – ancora Del Basso – che sia stato ucciso, ma non dall’uomo che ha accoltellato”. Secondo l’avvocato: “nella chiesa di Sant’Amico, Gaetano Orlando è stato colto da un raptus. Era molto provato, non dormiva da giorni e ha interpretato come una provocazione un gesto del cugino 66enne”. Del Basso ha chiarito che l’uomo aveva con sé un coltello “perché prima del funerale era andato al suo allevamento per alimentare le vacche che non ricevano mangime da giorni”. L’arma, sequestrata dai carabinieri, ha una lama di 20 centimetri. L’avvocato chiederà una perizia psichiatrica e l’incidente probatorio per l’anziano.
Agnone. Accoltella il cugino durante il funerale del figlio, chiesta la perizia psichiatrica
