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mercoledì, Aprile 24, 2024

Protezione Civile nel caos, licenziati anche i lavoratori appartenenti alle categorie protette

AperturaProtezione Civile nel caos, licenziati anche i lavoratori appartenenti alle categorie protette
Riceviamo e pubblichiamo la dura lettera di protesta di 15 dipendenti dell’Agenzia regionale di Protezione civile, appartenenti alle cosiddette categorie protette, rimasti senza contratto dallo scorso 30 giugno.
“ANCHE NOI VITTIME DELLA PROTEZIONE CIVILE. Non apparteniamo nè al gruppo dei precari, nè ad alcun comitato. Siamo semplicemente 15 dipendenti , anzi EX, della terremotata e disastrata  agenzia di protezione civile APPARTENENTI ALLA CATEGORIA PROTETTA L.68/1999,  che attualmente sono stati ALL’IMPROVVISO licenziati. Ebbene sì lavoratori appartenenti alle categorie protette, intoccabili per la  legislazione vigente, ma per la protezione civile del Molise, anzi per la direttrice dell’agenzia, non in regola con i requisiti. Ma partiamo dall’inizio.
Il 30 giugno c.a. c’è stata la proroga, per i dipendenti in forza (il gruppo  dei 100) per gli altri 4 mesi, ma, a causa di un’indagine di polizia  giudiziaria, la direttrice (così dice lei) è stata costretta a non rinnovare i contratti ai soli dipendenti appartenenti alle categorie protette. Oggetto del contendere sarebbe una mancanza dei requisiti CHE IL BANDO DI CONCORSO NON PREVEDEVA AFFATTO (e questo è facilmente riscontrabile) ma qualcuno vuole assolutamente provare il contrario a nostro discapito. La direttrice dell’agenzia, invece di applicare le norme a tutela dei  lavoratori, specialmente quelli appartenenti alla nostra categoria, andando a  leggere attentamente tutto il bando e vedere che, effettivamente, non è specificato bene l’avere o meno un particolare requisito, (D’ALTRONDE ANCHE SANABILE) ha optato per fare la Ponzio Pilato della situazione, chiedendo ai vari centri dell’impiego, una verifica amministrativa che, però per alcuni centri tarda ad arrivare, anzi la hanno trasmessa secondo le norme di tutela della privacy del lavoratori, ma  secondo la direttrice, non sono idonei.  Tutti noi 15 dipendenti abbiamo, sotto forma di auto certificazione, prodotto i certificati rilasciati dai centri per l’impiego di appartenenza, per accelerare i tempi, ma la direttrice, ha deciso di soprassedere chiudendosi in un assoluto mutismo e sta aspettando un qualcosa CHE NON ARRIVERA’ MAI.
CI RIVOLGIAMO A VOI PER METTERE ANCORA IN EVIDENZA IL MODUS OPERANDI DELL’AGENZIA, sulla quale quotidianamente GIUSTAMENTE si sparla, ma le domande
che vorremmo porre sono:
– come mai a distanza di un anno e mezzo E’ SPUNTATO LA PRESUNTA IRREGOLARITA’
DEI TITOLI?;
– PRIMA DELLA FIRMA DEI CONTRATTI i nostri documenti SONO STATI VALUTATI E
RITENUTI VALIDI DAL PERSONALE AMMINISTRATIVO E LEGALE dell’agenzia che ne ha
dato l’approvazione;
– ATTUALMENTE SI DOVREBBE FIRMARE UN CONTRATTO EX NOVO; I REQUISITI (oggetto
del contendere) ORA TUTTI LI ABBIAMO (vedi i certificati prodotti) come mai si
sta facendo passare ancora del tempo?
Il dato di fatto che ne scaturisce è l’accanimento contro LA CATEGORIA DEI PIU’ DEBOLI alla quale noi apparteniamo e, invece di essere tutelati, veniamo scaraventati in mezzo ad una strada da una direttrice che dopo aver fatto la PRIMA DONNA sui mass media x la visita del Papa, non è in grado di risolvere una situazione chiara e semplice.
E’ UNA ASSOLUTA MANCANZA DI RESPONSABILITA’ SIA DA PARTE SUA CHE DI TUTTA LA CLASSE POLITICA.
Ed ora ci sarà una serie innumerevole di RICORSI, DENUNCE che ognuno di noi ha già fatto o è in procinto di fare visto che sono stati lesi ingiustificatamente, in modo totalmente errato i sacrosanti diritti dei lavoratori appartenenti a categorie protette e sono state lese, da parte del modo di fare della direttrice, gli INTOCCABILI DIRITTI DELLA PRIVACY DEI LAVORATORI, visto che l’agenzia ha trasmesso, in giro per i centri per l’impiego del Molise, la documentazione sanitaria di tutti i lavoratori, rendendola visibile e pubblica con un modo superficiale e segno di incapacità amministrativa.
ANCHE QUESTO UN MODUS OPERANDI CHE APPARTIENE A PERSONE CHE SI PREGIANO DI TITOLI (infatti sono tutti Avv., Dott, Arch., Ing). Alcune sigle sindacali già stanno in allerta insieme alla folta pattuglia di legali pronti ad intervenire e fare giustizia visto che TUTTI DICONO CHE SIAMO PERFETTAMENTE IN REGOLA ED AVENTI DIRITTO, tranne la direttrice.
Chiediamo che tramite la risonanza degli organi di informazione, qualcuno possa venire a nostra difesa, categoria di sconfitti dalla vita e anche dalla protezione civile”.
I DIPENDENTI DELLE CATEGORIE PROTETTE DELL’ARPC

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