Non si ferma la battaglia dei lavoratori della Biblioteca Albino di Campobasso. La proroga dei contratti concessa dalla Provincia lo scorso 30 giugno è ormai in scadenza, e per i 14 dipendenti delle due cooperative che gestiscono i servizi della storica biblioteca di Campobasso scatteranno i licenziamenti. Dal primo agosto, infatti, l’ente di via Roma non potrà più gestire il servizio a causa dei tagli alle Province imposti dal decreto Delrio.
Una situazione complessa, dunque, che oltre a comportare la perdita di ulteriori posti di lavoro, rischia di decretare la fine di una delle più prestigiose biblioteche della regione.
Un rischio che la stessa Provincia ha tentato di scongiurare sostituendo gli attuali dipendenti con il personale interno, in modo da garantire, anche se in maniera ridotta, l’apertura al pubblico.
Una soluzione che, però, non convince i sindacalisti di Uil e Cgil, Pasquale Guarracino e Franco Spina, che questa mattina hanno tenuto una conferenza stampa insieme ai lavoratori precari.
“Non siamo contrari all’ingresso di nuovi dipendenti – hanno evidenziato – ma crediamo che vadano salvaguardati i livelli occupazionali già esistenti e le competenze acquisite dai lavoratori delle cooperative”.
Il tutto si deciderà venerdì: in programma infatti un incontro alla Regione per tentare di mettere finalmente un punto alla questione.
“Chiederemo una proroga dei contratti fino a dicembre – hanno annunciato – in attesa della legge regionale sulla Cultura che, speriamo, possa includere anche il salvataggio della struttura e dei dipendenti”.
L’auspicio è quello che la Regione possa farsi carico della gestione della Biblioteca o quantomeno delegare ad altro ente i servizi di una struttura ormai senza fondi e senza alcuna prospettiva per il futuro.
M.D.U.
