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venerdì, Aprile 26, 2024

Progetto pilota a livello nazionale: il villaggio di San Giuliano centro di prima accoglienza per i profughi

AperturaProgetto pilota a livello nazionale: il villaggio di San Giuliano centro di prima accoglienza per i profughi

Per il Ministero dell’Interno non ci sono più dubbi, il villaggio provvisorio di San Giuliano di Puglia diventerà un centro di prima accoglienza destinato ai profughi e ai rifugiati. Lo ha ribadito il prefetto, Angela Pria, nel corso dell’ultimo incontro del Comitato parlamentare di controllo in materia di immigrazione.

Il capo del Dipartimento, che ha già visitato il paese temporaneo realizzato dopo il terremoto per accogliere gli sfollati, ha parlato di una “bella struttura” realizzata con fondi pubblici dove partirà la sperimentazione a livello nazionale.

Stiamo cercando di uniformare ancora di più il sistema – ha spiegato il Prefetto Pria – attraverso delle strutture chiamate hub, una per ogni regione, in cui trasferire le persone dai luoghi di sbarco”. Il villaggio di San Giuliano sarà un centro pilota in cui la permanenza dei profughi non sarà superiore a un mese, il tempo necessario per consentire di svolgere tutte le formalità che li riguardano, dall’assistenza sanitaria alla domanda di asilo senza far incardinare – ha aggiunto la responsabile del Ministero – la competenzia presso quel territorio e poi trasferirli”.

Il Comune – ha evidenziato il Prefetto Pria – ha offerto la sua disponibilità insieme alle autorità regionali e locali ma sono state chieste attività aggiuntive che saranno portate all’attenzione di altri ministeri”.

Da parte sua il sindaco di San Giuliano, Luigi Barbieri, non ha negato l’apertura all’iniziativa ma sempre a determinate condizioni. Ridurre il numeri del progetto – e si parla di circa 400 persone rispetto a una capienza di mille, accogliere solo famiglie con bambini, favorire opportunità di lavoro e di ripresa economica del territorio e, ha osservato Barbieri – la struttura non dovrà in alcun modo stravolgere le abitudini che la popolazione ha ripreso tra tante difficoltà ritornando nel paese ricostruito”.

I tempi dovrebbero essere brevi. Si parla dei primi mesi del prossimo anno ma, in ogni caso, il villaggio dovrà essere adeguato alla nuova destinazione d’uso. E oltre a San Giuliano, ci sono altri 17 Comuni pronti a ospitare altri 280 profughi con numeri più piccoli in un ottica di accoglienza e solidarietà.

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