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venerdì, Marzo 29, 2024

Agricoltura, il territorio più penalizzato dalla crisi è quello isernino

AttualitàAgricoltura, il territorio più penalizzato dalla crisi è quello isernino

Agricoltura: dal 2010 al 2019 calo del -10,3% delle imprese attive in Molise. Nella regione Isernia (-15,8%) è il territorio più in crisi, Campobasso la provincia con il numero più alto di aziende del settore.

Il settore agricolo molisano vive da anni un periodo di crisi. Nel 2019 nella regione sono 9.671 le imprese attive di “agricoltori, allevatori, attività di caccia e servizi connessi”, in calo del -2,3% rispetto al 2018 e del -13,7% sul 2010. Un dato, quest’ultimo, in linea con la media nazionale (-14,5%). Una fotografia che ha portato tanti piccoli imprenditori del settore prima a indebitarsi e successivamente a non riuscire a pagare i debiti, inclusi quelli fiscali.

Cosa possono fare questi imprenditori che si trovano in difficoltà economica?

Un aiuto arriva dalla legge sul Sovraindebitamento (L. 3/2012), che permette a soggetti non fallibili “meritevoli” di ridurre i debiti in base alle proprie capacità economiche. Si tratta di una legge che può aiutare concretamente le imprese molisane del settore agricolo che in anni di difficoltà sono state costrette a dover chiudere. Quali sono le aree geografiche più critiche?

Tra le province della regione, nel 2019, rispetto al 2010, il calo maggiore è stato registrato a Isernia (-17,8%; 12.454 imprese attive). Segue Campobasso (-13,3%; 8.065 imprese). L’obiettivo della legge è, infatti, quello di aiutare anche i piccoli imprenditori a superare momenti particolarmente difficili come una congiuntura del mercato negativa non prevedibile. I numeri, però, confermano come questa proceduta sia ancora poco utilizzata. È importante che si faccia una maggiore comunicazione su questo tema, in modo da informare i cittadini dell’esistenza di un’alternativa in grado di aiutarli a risolvere i loro problemi. Ma su questo punto bisogna fare chiarezza. Non è una legge per i “furbi”, bisogna essere meritevoli altrimenti non è possibile accedervi. Inoltre, non bisogna dimenticare che questa procedura risulta vantaggiosa anche per il creditore, poiché, senza la ristrutturazione del debito, correrebbe il rischio di perdere totalmente ogni possibilità di recupero.

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