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venerdì, Aprile 26, 2024

Controlli dei Nas nelle case di riposo: 36 persone denunciate e una truffa all’Inps

AperturaControlli dei Nas nelle case di riposo: 36 persone denunciate e una truffa all'Inps

Non solo sovraffollamento e carenze strutturali; non solo personale sottopagato e non preparato; ma anche una truffa organizzata con gli ospiti dell’ospizio.

I carabinieri dei Nas hanno messo sotto la lente di ingrandimento le case di riposo delle due provincie e, nel giro di un anno di indagini, ne hanno scoperte di tutto i colori.

A partire da quella struttura alle porte di Campobasso dove, con la complicità del titolare, quattro pensionati della pubblica amministrazione, hanno finto di dimorare nella casa di riposo per ottenere il contributo assistenziale di 1800 euro al mese erogato dall’Inps. I carabinieri hanno trovato fatture e autocertificazioni false per consentire ai quattro di avere dall’istituto pensionistico il cosiddetto Long Term Care, un contributo che copre tutti o parte dei costi sostenuti da soggetti con patologie che richiedono cure di lungo periodo e il ricovero nelle Residenze Sanitarie Assistenziali o in strutture specializzate.

In Basso Molise una casa di riposto è stata addirittura chiusa poiché, hanno attestato i carabinieri del nucleo antisofisticazioni, interessata da gravi e insanabili carenze strutturali. Sorte analoga in provincia di Isernia per una comunità alloggio per anziani sprovvista dell’autorizzazione del Comune e dei requisiti organizzativi e strutturali. Un fenomeno riscontrato anche in altre residenze.

Capitolo a parte quello del personale, sfruttato e malpagato e, in una circostanza, costretto a turni volontari di notte, non retribuiti.

I carabinieri hanno denunciato 36 persone, tra le quali titolari delle strutture e amministratori pubblici, che a vario titolo sono state indagate per abuso e omissione di atti d’ufficio, truffa ai danni dell’Inps, sfruttamento del lavoro e abbandono d’incapaci.

Le criticità riscontrate nel corso delle indagini, segnalate dal Nas, sono oggetto di provvedimenti di diffida da parte delle autorità a mettersi in regola. Un adeguamento che, dopo un successivo controllo da parte dei carabinieri, è avvenuto in quasi tutte le residenze che si sono adeguate agli standard di legge.

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