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venerdì, Marzo 29, 2024

Collegamento verso Atessa Val Di Sangro, Fontana: “La Regione garantisca il trasporto pubblico per i lavoratori molisani”

AttualitàCollegamento verso Atessa Val Di Sangro, Fontana: “La Regione garantisca il trasporto pubblico per i lavoratori molisani”

Di red 7

 

Dopo proteste, incontri, tavoli ad Atessa e Pescara, a fine estate i pendolari, centinaia dal Molise, che ogni giorno vanno a lavorare nel Nucleo industriale di Atessa Val Di Sangro, erano riusciti ad ottenere le fermate degli autobus in prossimità dei luoghi di lavoro. Per molto tempo avevano dovuto percorrere chilometri per arrivare in fabbrica, a rischio di entrare tardi, di richiami della proprietà e anche con pericolo. Hanno protestato, insieme ai sindacati hanno fatto sentire la loro voce, ottenendo, dopo incontri con vertici della Regione Abruzzo e l’assessore molisano Niro, un accordo con Atm per avere le fermate richieste.

Dal primo gennaio, però, come denunciò anche l’USB con Sergio Calce, l’accordo è scaduto e l’Atm comunicò il ritorno alla fermata contestata, con impossibilità per centinaia di pendolari di raggiungere gli stabilimenti della zona con mezzi pubblici. La fermata capolinea, infatti, era stata fissata dall’azienda di trasporti presso lo stabilimento Sevel, a più di 5 chilometri dalle altre aziende dell’area. L’argomento è stato portato adesso in Consiglio regionale, nell’ultima seduta, dal consigliere del Movimento 5 stelle, Valerio Fontana.

“Va da sé che i lavoratori molisani sono stati di fatto costretti a recarsi al lavoro con mezzi propri – ha detto –  mettendosi alla guida per 80 chilometri all’andata ma, soprattutto, per altrettanti 80 chilometri al ritorno, dopo un turno di 8 ore in fabbrica. Un rischio, spesso aggravato dalle condizioni meteo, che una Regione attenta ai suoi cittadini avrebbe il dovere di scongiurare. Il problema si era già presentato tra marzo e aprile dello scorso anno”

Fontana ha ricordato che con la collega pentastellata Patrizia Manzo si sono attivati per portare le istanze dei pendolari  in che accolse la loro richiesta di ristabilire il servizio di trasporto verso gli altri stabilimenti dell’area industriale. Dopo le festività natalizie hanno ripresentato ripresentato la stessa mozione chiedendo chiaramente che la Regione Molise debba un Trasporto Pubblico Locale dignitoso verso le zone industriali, senza arrecare disagi ai lavoratori che partono da diversi comuni molisani.

“Ricordo – ha spiegato Valerio Fontana – che il servizio pubblico, così come messo a disposizione dalla Regione per tramite della Atm, è composto da 5 autobus per turno, che coprono interamente il territorio Basso Molisano (gli autobus partono da Termoli, Montenero di Bisaccia, Ururi, Palata e Trivento). Sono circa un centinaio – ha sottolineato – gli operai molisani che lavorano nelle fabbriche dell’area industriale teatina. E molti di loro sono rimasti, da un giorno all’altro, senza la fermata davanti ai propri luoghi di lavoro, per la seconda sospensione del servizio messa in atto dalla Atm nel giro di un anno. Lo ribadisco: la distanza tra la fermata capolinea nei pressi della Sevel e gli altri stabilimenti è superiore ai 5 chilometri e gli operai, dopo il viaggio in pullman, avrebbero dovuto percorrere il tragitto rimanente a piedi. È indecoroso! Per fortuna, anche questa volta, ha prevalso il buonsenso e la nostra mozione è passata all’unanimità”.

Il consigliere dei 5 stelle, dunque, ha rimarcato che con l’atto presentato in aula si si impegniamo il Presidente Toma e l’Assessore ai Trasporti, Vincenzo Niro, a risolvere la questione in tempi rapidi. “Il Sottosegretario del Consiglio regionale, Quintino Pallante –  ha fatto sapere Fontana – si è impegnato affinchè la che  la Regione si attivi per siglare un accordo con l’ Abruzzo, entro 60 giorni, che ripristini le fermate davanti ai cancelli delle aziende, in un raggio di sei chilometri dalla Sevel. Ovviamente, il nostro lavoro a tutela dei pendolari – ha concluso Fontana – non si esaurisce qui e controlleremo il rispetto di questo impegno per trovare una soluzione definitiva che ridia dignità ai lavoratori che, voglio ricordarlo, sono stati già costretti a subire l’aumento del costo dei biglietti del 40%”.

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