10.7 C
Campobasso
giovedì, Aprile 25, 2024

Sanità, fumata nera dal Tavolo tecnico: il deficit si avvicina a 60 milioni

AperturaSanità, fumata nera dal Tavolo tecnico: il deficit si avvicina a 60 milioni

Situazione da allarme rosso per la sanità regionale molisana. Mentre si profila un nuovo caso Cesaride, con la Procura di Larino che ha aperto un’inchiesta per far luce sulla morte di Michele Vitantonio, caduto da un albero e trasportato prima al Cardarelli e poi deceduto a San Giovanni Rotondo, anche lui a causa di una emorragia cerebrale, arriva dal Tavolo tecnico di Roma una pesante bocciatura per i conti della sanità molisana.Presenti a Roma, per la nostra Regione, il Generale Giustini, attuale commissario, insieme ad Ida Grossi, il direttore generale della Salute, Lolita Gallo, Riccardo Tamburro e il Commissario Asrem Scafarto. Il Tavolo Tecnico ha accertato che rimane negativo il trend finanziario, con un deficit che veleggia verso i sessanta milioni. Un debito aumentato, rispetto all’anno scorso, soprattutto a causa dei pagamenti arretrati relativi alle annualità precedenti. Comunque il risultato è ancora una volta deludente per il Molise e la discussione sul varo del Pos è stata nuovamente aggiornata ad un prossimo incontro. Intanto, con la conferma della pesante situazione debitoria della Sanità, resteranno al massimo le aliquote Irpef e Irpeg per tutti i contribuenti molisani, con un salasso fiscale che sta dissanguando la nostra regione.Prima dell’arrivo dei commissari il saldo, sempre negativo, fa notare Toma, era di 15,7 milioni di euro (che tra l’altro aveva trovato intera copertura dall’attuale giunta regionale) per questo il governatore afferma: «Questo risultato certifica il fallimento della procedura di commissariamento. Voglio invece ringraziare – ha chiosato Toma – la dottoressa Scafarto la quale si è messa al completo servizio della struttura regionale». Del tutto diversa l’interpretazione dei fatti da parte del Generale Giustini. Infatti per la gestione commissariale i 60 milioni che oggi mancano sono quelli che non arrivano alla sanità del Molise dallo Stato Centrale, a partire dal 2015, perchè le fiscalità dei cittadini molisani, dal 2015 in poi, non sarebbero state attribuite al bilancio sanitario. Insieme ai mancati trasferimenti ci sono poi i pagamenti arretrati, non fatti negli anni precedenti e disposti dalla gestione commissariale. E per questo Giustini ha presentato denuncia alla Corte dei Conti. Insomma due versioni diametralmente opposte, da una parte Toma, dall’altra Giustini, con la procura di Larino che vuole sapere com’è morta l’ennesima vittima di un sistema sanitario regionale che manifesta enormi lacune sulle patologie tempodipendenti e con un Pos in arrivo che finirà di smembrare la rete sanitaria regionale.

Ultime Notizie