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venerdì, Aprile 19, 2024

Sanità, aziende al collasso: l’Asrem non paga da cinque mesi. Molte imprese rischiano di chiudere i battenti

AperturaSanità, aziende al collasso: l'Asrem non paga da cinque mesi. Molte imprese rischiano di chiudere i battenti

di  ANNA MARIA DI MATTEO

Le indicazioni del ministero dello sviluppo economico sono chiare: i pagamenti ai fornitori nel settore della sanità vanno erogati entro e non oltre sessanta giorni. La maggior parte delle regioni italiane si è allineata, il Molise, invece, detiene il primato negativo, con i pagamenti che sforano fino a 150 giorni. Ancora un record negativo che ha ripercussioni pesanti sui bilanci delle aziende che operano nel settore, come quelle ortopediche che forniscono sedie a rotelle, letti ortopedici, protesi, dispositivi per la mobilità. Se i ritardi dovessero perdurare, dicono, si rischia lo stop delle forniture ai pazienti. In sostanza l’Asrem non paga da cinque mesi. Tempi troppo lunghi per le aziende ortopediche, ormai al collasso perché non possono più continuare ad anticipare di tasca propria i pagamenti del materiale sanitario, e le conseguenze ricadranno sugli incolpevoli utenti.

Ma i tempi lumaca dell’Asrem si ripercuotono anche su altre aziende, che operano nel settore della sanità. E’ il caso delle imprese che commercializzano prodotti senza glutine. Ed anche in questo caso, la denuncia degli operatori del settore è sempre la stessa: attendono i soldi da oltre cinque mesi. “L’Asrem – è la denuncia di un imprenditore che commercializza prodotti senza glutine – emette buoni spesa nei confronti dei pazienti, che purtroppo sono tantissimi ed in costante aumento, che acquistano gli alimenti nei negozi convenzionati. Le aziende si assumono i debiti dell’Asrem nel momento in cui emettono i buoni spesa che hanno natura di contributo verso i cittadini intolleranti al glutine”, ha concluso il titolare dell’azienda. Non rispettando i tempi nei pagamenti delle fatture, l’Asrem costringe, anche in questo caso, le imprese ad indebitarsi con le banche, pur vantando crediti nei confronti della pubblica amministrazione. E così rischiano di fallire o di chiudere i battenti a causa di ritardi inaccettabili ed ingiustificati.

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