Ai primi di Giugno, dopo serrate proteste, fu promesso un finanziamento per ripristinare l’accesso alla Fondovalle Trignina, località Sprondasino. Diverse settimane fa la notizia dell’agognata delibera. “Ma – spiega il Comitato Spontaneo di protesta per bocca del bagnolese Franco Mastrodonato – al momento, con l’estate agli sgoccioli, la stessa delibera, incagliatasi prima negli uffici della Regione, è stata trasmessa alla Provincia di Isernia, dove – continua testualmente Mastrodonato – giace in un pantano burocratico che non assicura un’evoluzione utile in tempi brevi nonostante si parlasse di corsia preferenziale e velocizzazione dell’iter, vista la gravità della situazione.
Altre proteste da parte anche dei turisti e i piccoli lavori di manutenzione alla variante non hanno arginato i disagi. Il Comitato lamenta una situazione ancora disastrosa di strade e frane, che con i temporali è peggiorata.
Sui social in tanti hanno pubblicato foto di gomme d’auto scoppiate e cerchi rotti. Il limite di sopportazione è stato superato, dicono in molti; chi quel territorio lo vive e quelle strade deve percorrerle, ma anche quanti, tanti, sono arrivati a Bagnoli per la manifestazione “Frammenti d’Antico”.
“Il Comitato Spontaneo di Protesta – fa sapere ancora Franco Mastrodonato – ha atteso l’evoluzione degli eventi e sulla base delle rassicurazioni avute, ha rinunciato a restituire le tessere elettorali per le elezioni europee, ad occupare la Trignina, allargando la protesta ai paesi vicini. C’è da dire – puntualizza con amarezza – che i politici regionali, pur invitati a un incontro pubblico alla presenza dei Sindaci dei paesi interessati, si sono tenuti a debita distanza da Bagnoli; hanno inaugurato e partecipato a manifestazioni tra le più disparate, ma si sono ben guardati dal venire a parlare delle condizioni delle strade”.
Il Comitato spontaneo di Protesta, a questo punto si rivolge direttamente al neo presidente Alfredo Ricci , affinchè riprenda la delibera della Regione sui lavori dell’accesso alla Trignina, dandone rapida esecuzione e, a meno di un confronto fattivo a livello istituzionale, si prepara a continuare, con forza, la battaglia.