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sabato, Aprile 20, 2024

Fermo pesca: stop nello Ionio e Tirreno, in Molise dal 13 di nuovo in mare

AttualitàFermo pesca: stop nello Ionio e Tirreno, in Molise dal 13 di nuovo in mare

Stop al pesce fresco a tavola per l’avvio del fermo pesca da oggi che porta al blocco per 30 giorni delle attività della flotta dallo Ionio al Tirreno, nel tratto di costa che va da Brindisi a Roma, andando ad aggiungersi al divieto già attivo nel tratto da San Benedetto del Tronto a Termoli, dove si tornerà a mare il 13 settembre.

A darne notizia è Coldiretti Impresapesca sottolineando che da domani, invece, riprenderà la pesca nel tratto dell’Adriatico da Trieste ad Ancona, mentre è già ripartita quella da Manfredonia a Bari dove i pescherecci erano stati costretti a rimanere in porto già dal 29 luglio.

In pratica, in Adriatico sono fermi solo i pescherecci di Abruzo e Molise.

La novità di quest’anno è che, spiega Coldiretti Impresapesca, in aggiunta ai periodi di fermo fissati i pescatori dovranno effettuare altri periodi di blocco, da 7 a 17 giorni, a seconda dalla zona di pesca alla quale sono iscritti.

Lo stop sarà deciso dagli stessi pescatori che li comunicheranno entro le ore 9 del giorno stesso. Con l’estendersi del blocco allo Ionio e al Tirreno che, coinvolge Puglia, Basilicata, Calabria, Campania e parte del Lazio – denuncia Impresapesca Coldiretti – aumenta anche il rischio di ritrovarsi nel piatto per grigliate e fritture, soprattutto al ristorante, prodotto straniero o congelato se non si tratta di quello fresco Made in Italy proveniente dalle altre zone dove non è in atto il fermo pesca, dagli allevamenti nazionali o dalla seppur limitata produzione locale dovuta alle barche delle piccola pesca che possono ugualmente operare. Un pericolo favorito dal fatto che – sottolinea Impresapesca Coldiretti – l’Italia importa dall’estero 8 pesci su 10. 

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