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sabato, Aprile 20, 2024

Terremoto in Basso Molise, il Governo assegna 3 milioni e 250mila euro per i primi interventi di ricostruzione

AperturaTerremoto in Basso Molise, il Governo assegna 3 milioni e 250mila euro per i primi interventi di ricostruzione

Il provvedimento è stato pubblicato sul sito del Governo nazionale. Il Consiglio dei Ministri ha deliberato un ulteriore stanziamento di 3 milioni e 250mila euro per realizzare gli interventi necessari all’indomani degli eventi sismici che hanno colpito i comuni della provincia di Campobasso a dal 16 agosto 2018. Risorse che si aggiungono ai primi due milioni di euro destinati all’emergenza nei centri del Basso Molise interessati dal terremoto. Una misura necessaria per assicurare i fondi nei comuni e delineare il percorso della ricostruzione.

Sono almeno quattrocento le persone fuori casa e accolte da parenti o in autonoma sistemazione. Per l’affitto è stato previsto un contributo e le procedure sono in fase di completamento e la prossima settimana si attende l’elenco definitivo dopo la nuova presentazione delle domande. Diversi gli edifici inagibili, tra strutture pubbliche, chiese e altri fabbricati.

Centosettanta gli sfollati solo nel Comune di Montecilfone. Il sindaco, Franco Pallotta, ha accolto la notizia dei finanziamenti stanziati dal Consiglio dei ministri. “Fondi – ha osservato – che potranno completare le necessità della prima emergenza non coperte dai due milioni già assegnati e – ha aggiunto – potranno essere impegnati per l’avvio della fase della ricostruzione in base agli interventi più urgenti”.

Intanto, continuano sopralluoghi e controlli nei vari Comuni tra i quali ci sono Guglionesi con circa 100 persone fuori casa, Larino con circa ottanta, Guardialfiera, Palata, Acquaviva e altri centri dove sono stati segnalati danni o criticità.

Le popolazioni auspicano tempi brevi di intervento e di velocizzare le procedure evitando ritardi e disagi che pesano ancora sulla ricostruzione del 2002 con tante piccole imprese in ginocchio e cantieri da completare.

E tra le conseguenze degli eventi sismici resta ancora il limite di velocità di cinquanta chilometri orari imposto sui due viadotti della diga del Liscione.

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