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giovedì, Aprile 25, 2024

Gam, cig per 6 mesi ma tempi lunghi per la ripresa. Operai in allerta: “Il bluff di Amadori”.

AperturaGam, cig per 6 mesi ma tempi lunghi per la ripresa. Operai in allerta: "Il bluff di Amadori".

di GIOVANNI MINICOZZI

Regna ancora l’incertezza tra gli operai della Gam nonostante gli impegni assunti dal tavolo nazionale circa la proroga della cassa integrazione scaduta lo scorso 5 novembre. Manca la copertura finanziaria per il secondo semestre del 2019 e, ovviamente, il Decreto non è stato ancora firmato. I lavoratori avevano già sottoscritto una liberatoria, imposta dall’amministratore della Gam, Giulio Berchicci, per rinnovare il fitto del ramo d’azienda, con la quale hanno rinunciato a qualsiasi rivalsa nei confronti dell’azienda dal 5 novembre fino al giorno della firma del decreto.

Nel frattempo, la società che gestirà l’incubatoio sta cercando i trenta operai per iniziare l’attività il prossimo 7 gennaio, però molti hanno rifiutato perché si tratta di un lavoro part-time di tre giorni a settimana con il contratto agricolo di avventiziato che non riconosce l’indennità per malattia nei primi tre giorni e, per le giornate non lavorate, è prevista una indennità di soli dieci euro al giorno. Dunque, è stato difficile trovare trenta operai disponibili a lavorare in cambio di circa cinquecento euro al mese tanto che l’azienda ha aperto la selezione anche agli esterni e alcuni ex avventizi della Gam, abbandonati da tutti, si sono candidati per disperazione.

L’Articolo 36 della Costituzione – fa notare qualche operaio – prevede che la retribuzione deve essere sufficiente ad assicurare una esistenza libera e dignitosa, invece – aggiungono – queste società che hanno rilevato la Gam seminano solo povertà in un territorio non a caso inserito in un area di crisi complessa“.
Le preoccupazioni maggiori, però, sono rivolte alla ripresa dell’attività produttiva del macello per la quale Avicola Vicentina ha chiesto tempo e si parla dell’anno 2021 se tutto va bene con le maestranze che rischiano di restare senza lavoro e senza cassa integrazione per alcuni anni. I malumori, dunque, aumentano e diversi lavoratori pensano di emigrare per cercare di far vivere la famiglia dignitosamente e per mantenere i figli all’università, anche perché non credono più nelle promesse dopo tanti anni di crisi.

La vicenda Amadori – dice Antonello Di Iorio, ex operaio Gam – è un bluff poiché Avicola Vicentina non c’entra niente con l’Amadori S.p.A. e non ha i requisiti finanziari per rilanciare il polo avicolo molisano. Peraltro – ha concluso Di Iorio – Avicola Vicentina, che dispone di un capitale sociale pari a cinquantamila euro, ha chiuso il bilancio del 2017 con una perdita di 1.199.000 euro e con una disponibilità di cassa di soli 22.986 euro”.
Gli operai della Gam, sempre più esasperati, si sono riuniti in assemblea a Bojano e hanno minacciato proteste eclatanti.
In cinque anni sono stati sperperati 25 milioni di euro per finanziare la cassa integrazione straordinaria ma l’azienda è rimasta chiusa” hanno urlato i lavoratori nel corso dell’assemblea.
Una vicenda senza fine quella della Gam che ha determinato povertà e spopolamento in tutta l’area del Matese e del Molise centrale. L’ennesimo Natale amaro e disperato per centinaia di famiglie.

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