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martedì, Aprile 23, 2024

Futuro ospedale San Timoteo: in Comune riunione riservata tra medici e sindaci. “Politica assente”

AttualitàFuturo ospedale San Timoteo: in Comune riunione riservata tra medici e sindaci. "Politica assente"

Qual è lo stato di salute dell’ospedale San Timoteo e qual è il suo futuro in Basso Molise, territorio che negli anni è stato fortemente penalizzato dalla politica e non solo. Se n’è parlato in Comune a Termoli, in un incontro a porte chiuse e a cui hanno partecipato esclusivamente i sindaci e i responsabili di tutte le unità operative dell’ospedale costiero. Tra i presenti il padrone di casa, Angelo Sbrocca, il sindaco di Petacciato, Roberto di Pardo, quello di San Giacomo Costanzo Della Porta, quello di Larino Pino Puchetti, Raffaele Primiani in qualità anche di presidente dell’Unione dei Comuni e infine Gianfranco Cammilleri nella sua duplice veste di sindaco di Campomarino e primario della Gastroenterologia. Un confronto tra amministratori e medici, coloro che tutti i giorni toccano con mano le difficoltà e che hanno illustrato uno scenario preoccupante della situazione sanitaria in Basso Molise.

Intanto, non c’è corrispondenza tra piano operativo aziendale e situazione del San Timoteo, dove c’è una forte carenza di personale, sia medico che infermieristico e dove c’è di pari passo una scarsa dotazione tecnologica. Rispetto a quanto previsto dall’atto aziendale mancherebbero all’appello almeno 30 infermieri e 25 medici. L’ospedale poi ha 120 posti letto, quando ne dovrebbe avere oltre 200 stando alla popolazione che copre e cioè un bacino di 120mila utenti. In queste condizioni l’ospedale di Termoli negli anni ha perso la sua funzionalità facendo allungare le liste d’attesa, e ha perso appeal anche verso la categoria dei medici, molti dei quali vanno via o decidono di non partecipare nemmeno ai concorsi che vengono banditi, come è stato il caso, più di recente, degli anestesisti o dei pediatri. Parecchi dottori stanno andando in pensione e non c’è chi li sostituisce. Così si perde appeal anche verso l’utenza, che si rivolge altrove. Insomma la situazione è davvero preoccupante, nonostante gli sforzi e spesso anche i sacrifici del personale che non riesce neanche ad andare in ferie e che lavora in continua emergenza.

Nell’incontro di Termoli che ha messo nudo le storture, le carenze, la mancanza di una programmazione, è stata sottolineata l’assenza della politica negli ultimi anni, politica che ha abbandonato l’intero Basso Molise. Le strade da percorre ora sono due: la prima è capire come compensare in poco tempo tutte le carenze dell’ospedale, la seconda, più a lungo termine, quali prospettive costruire e quali i passi da seguire per ridare slancio all’ospedale di Termoli, che sta per essere fagocitato da quello vicino di Vasto. Il San Timoteo è tra l’altro il solo di tutto il Basso Molise, l’unica struttura pubblica per un territorio dove non c’è neanche l’integrazione del privato a differenza del Molise centrale o della provincia di Isernia. Un ospedale, dunque, e un territorio, che a maggior ragione dovrebbero essere potenziati. E’ vero, non c’è ancora un commissario alla sanità a causa dei ritardi della nomina da parte del governo Lega e Cinque Stelle, ma il presidente della Regione in carica Donato Toma e tutta la classe politica regionale davvero hanno deciso di abbandonare l’ospedale di Termoli al suo destino? E’ la domanda circolata nell’incontro a porte chiuse, a cui medici e sindaci ora chiedono una risposta.

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