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giovedì, Aprile 25, 2024

Corte dei Conti: rimborsi spese, consulenze e PA Digitale nel mirino della Procura. Contestazioni del 2017 ma la situazione risulta identica con il nuovo governo regionale

AperturaCorte dei Conti: rimborsi spese, consulenze e PA Digitale nel mirino della Procura. Contestazioni del 2017 ma la situazione risulta identica con il nuovo governo regionale

di GIOVANNI MINICOZZI

Il Procuratore regionale della Corte dei Conti per il Molise, Stefano Grossi, nella sua requisitoria relativa al giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione per l’esercizio finanziario 2017 ha dedicato un intero capitolo della sua relazione alle società partecipate e, in particolare alla Molise Dati.

Con riguardo allo stato di attuazione della ricognizione riferita alle società partecipate non si può non condividere il rilievo della locale sezione di controllo la quale sottolinea la presenza di non poche criticità riferite soprattutto alle procedure di dismissione e/o risoluzione delle situazioni pendenti, già oggetto di rilievi formulati in occasione dei giudizi di parificazione dei rendiconti 2015-2016”, ha scritto Stefano Grossi nella sua requisitoria, bocciando di fatto l’attività della Regione che sul tema era già stata osservata negli esercizi finanziari precedenti. Ma non finisce qui!

Con riferimento ai servizi informatici affidati a società private senza alcuna gara ad evidenza pubblica, il procuratore Stefano Grossi ha specificato: “Merita di essere ancora segnalato il perdurare di situazioni più volte censurate ma tuttora non chiarite. Ci si riferisce alla vicenda degli affidamenti dei servizi informatici/informativi a società private segnatamente alle ditte PA Digitale Adriatica, Zucchetti Molise e Spectre Srl che risultano aggiudicatarie dirette di servizi che rientrano nell’oggetto della convenzione che l’ente regionale ha stipulato con la Molise Dati Spa”.

Fin qui l’analisi puntuale e corretta della Procura della Corte dei Conti la quale, evidentemente, non è ancora a conoscenza di quanto è accaduto poche settimane fa quando il dirigente del servizio Bilancio e Patrimonio del Consiglio regionale ha revocato il servizio informatico Delibere e determine alla Molise Dati per affidarlo alla PA Digitale dalla quale ha acquistato anche un software pagato oltre 30mila euro.

Non è difficile ipotizzare che l’operazione sia stata condivisa dal presidente del Consiglio regionale e da tutto l’Ufficio di presidenza. Peraltro, da tempo Telemolise denuncia tali reiterate anomalie sulle quali la magistratura dovrebbe accendere i riflettori.

Infine, nel mirino della Procura della Corte dei Conti anche le tante consulenze con soggetti privati stipulate da Paolo Frattura e le spese di rappresentanza che secondo i magistrati contabili “hanno assunto per la finanza pubblica un particolare rilievo economico”.

Le contestazioni si riferiscono all’anno 2017, quando governavano Paolo Frattura e il centrosinistra, ma le situazioni sembrano identiche anche con il nuovo governo regionale.

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