10.7 C
Campobasso
giovedì, Aprile 25, 2024

Gam, Cig verso soluzione dopo ore di attesa. Dietrofront di Toma sullo Statuto, Micone in carica per metà mandato

AperturaGam, Cig verso soluzione dopo ore di attesa. Dietrofront di Toma sullo Statuto, Micone in carica per metà mandato

Di Giovanni Minicozzi

Ansia e colpi di scena a non finire per i 255 lavoratori della Gam che per oltre 24 ore hanno presenziato prima la sede della Giunta e poi quella del Consiglio regionale. Ore di attesa e di nervosismo che hanno sfiancato gli operai ma a tarda sera, dopo un vertice in Consiglio regionale con Toma e con i sindacati, è arrivata la risposta positiva dell’amministratore delegato Giulio Berchicci che, di fatto, ha sbloccato la vicenda in attesa del tavolo romano convocato per le prossime ore. Fino all’ultimo, pero’, Berchicci ha chiesto garanzie sulla rinuncia di tutti i dipendenti per il periodo scoperto da cassa integrazione. I sindacati si sono attivati con tempestività, hanno raccolto in poche ore circa 220 liberatorie e si sono impegnati, dopo aver consultato telefonicamente gli intetessati, a consegnare le restanti entro pochi giorni.

“La vicenda e’ in via di soluzione soprattutto con la risoluzione assunta e la responsabilita’ assunta dai lavoratori che hanno responsabilmente firmato la liberatoria in maniera che l’amministratore sia tranquillo. Questo ci porterà a Roma per siglare l’accordo sempre se tutte le garanzie, anche da parte della Regione, verranno rilasciate” ha dichiarato la segretaria della Uil Tecla Boccardo.

“Dopo tanti sacrifici sembra che si sia raggiunto un accordo, quindi domani dovremno andare a firmare la cassa integrazione..Sembra! Perche’ qui le cose cambiano da un minuto all’altro. Noi abbiamo firmato un impegno dove rinunciamo alle nostre spettanze dal 5 novembre fino alla data del Decreto ministeriale della cassa integrazione, quindi possono anche passare due mesi e se il Decreto ministeriale sarà negativo, noi perderemo due mesi o quello che sarà di reddito” ha aggiunto Mariano Russo della Cgil.

“Io penso che oggi è stata messa a dura prova sia la pazienza dei lavoratori perche’ purtroppo ci troviamo ad arrivare al novantesimo e stare sempre sull’orlo del precipizio. Praticamente oggi era l’ultimo giorno, potevamo retrocededere in Solagrital ed essere licenziati. Io penso che questa non sia una bella cosa” ha detto Giancarlo D’ilio della Cisl.

Nel proseguo dei lavori il Consiglio regionale ha approvato, in prima lettura, la modifica dello Statuto proposta da Donato Toma per eliminare l’elezione di metà mandato dell’ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale. Maggioranza spaccata all’inizio con il No secco di Aida Romagnuolo, Michele Iorio, Quintino Pallante e Gianluca Cefaratti. Questa spaccatura ha costretto il governatore a proporre un emendamento con il quale si stabilisce che la modifica vale a partire dalla prossima legislatura.

Un vero e proprio dietro front da parte del Presidente della Regione Donato Toma che, di fatto, ha indebolito politicamente i vertici della Regione ma ha ricompattato la maggioranza.

Dunque, Micone e tutto l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale decadranno dal loro incarico a metà della legislatura.

Ultime Notizie