10.7 C
Campobasso
giovedì, Aprile 25, 2024

Provincia: il centrodestra sbaraglia il centrosinistra. Prossimi obiettivi: Campobasso e Termoli

AperturaProvincia: il centrodestra sbaraglia il centrosinistra. Prossimi obiettivi: Campobasso e Termoli

Si sono chiuse con una netta affermazione del centrodestra le elezioni per il rinnovo di dieci consiglieri della Provincia di Campobasso. Un risultato schiacciante che, con la elezione di sette rappresentanti su tre, conferma la tendenza avviata il 22 aprile in Regione con l’elezione di Donato Toma e il cambio della guardia dal centrosinistra al centrodestra, e proietta la coalizione verso le elezioni amministrative di primavera. E’ soprattutto questo il dato politico che emerge dalla lettura dei dati: un centrodestra che a maggio potrebbe conquistare i comuni di Campobasso e Termoli. Su questo versante, resta l’incognita del Movimento 5 Stelle il cui dato al momento non è possibile stimare. I grillini non hanno partecipato alla competizione provinciale ma è verosimile pensare, dati alla mano, che sia nel comune capoluogo che in quello adriatico la competizione sarà a due, con il centrodestra da una parte e i pentastellati dall’altra.

Con una buona affluenza alle urne, pari al 79% degli aventi diritto che, ricordiamo, rappresentavano una platea composta tutta da amministratori locali, sono risultati eletti: Simona Contucci, Orazio Civetta, Alessandro Amoroso, Michele Marone, Mariacristina Spina e Angelo del Gesso per la lista, “Insieme in Provincia”, una delle due facenti capo al centrodestra, mentre per l’altra, “Provincia amica”, ha conquistato un seggio Simona Valente, sindaco di Campochiaro. Sul versante opposto, quello del centrosinistra, entrano in Consiglio provinciale: Antonio Giuditta, Giuseppe Aristotele e Giuseppe D’Elia, appartenenti alla lista “Cives Provincia Democratica.

Tra gli eletti il primato delle preferenze è andato a Simona Contucci, consigliere comunale di Montenero di Bisaccia, con 10852 voti, consenso calcolato col meccanismo del voto ponderato vigente nel sistema elettorale provinciale.

Per quanto riguarda invece il vertice di via Roma, resta in sella, grazie alla precedente elezione, il sindaco di Campobasso, Antonio Battista. Questo, almeno, sino alle elezioni della primavera 2019. Nel caso quest’ultimo non dovesse essere rieletto o non decidesse di presentarsi, decadrebbe dalla carica e allora bisognerebbe procedere alla individuazione di un nuovo presidente. Stessa sorte, quella della decadenza dal seggio, riguarda anche altri consiglieri in carica che a primavera non dovessero essere rieletti nei rispettivi enti. Insomma, la composizione del consiglio e del vertice della Provincia potrebbero subire profonde modificazioni, questo grazie ad una riforma, quella voluta dall’ex ministro PD Del Rio, che non solo non ha abolito le Provincie ma le ha appesantite con un sistema elettorale che rappresenta un rompicapo inutile e problematico.

Adesso bisognerà aspettare maggio per capire se Toma e compagni, avranno ancora la meglio nei confronti di un centrosinistra ridotto a brandelli e di un Movimento 5 Stelle che arriverà all’appuntamento certamente logorato da un anno di governo. Sempre che ad un anno ci arrivino.

 

Ultime Notizie