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martedì, Aprile 16, 2024

Vertenza GAM, sindacati chiedono incontro al Ministro Di Maio

AttualitàVertenza GAM, sindacati chiedono incontro al Ministro Di Maio

Il Molise sta vivendo una crisi occupazionale senza precedenti. Tra tutte le regioni del Mezzogiorno, infatti, è quella che ha subito di più la battuta d’arresto avuta dall’economia nazionale, divenendo una delle prime regioni d’Italia per calo demografico e per emigrazione. In questi anni, moltissime attività hanno chiuso i battenti, dalle piccole imprese a conduzione familiare, a quelle più grandi che tra operai e indotto, offrivano lavoro a migliaia di persone.  Un Caso simbolo del Molise è quello relativo all’azienda GAM di Bojano, industria del settore avicolo che fino al 2010 dava lavoro a più di mille persone considerando l’indotto. Fino ad oggi, la cassa integrazione statale per le aziende ubicate nelle aree di crisi complesse ha dato un pò di ossigeno ai lavoratori, ma per gli anni futuri la situazione non è ben definita. Per questo, i sindacati “Fai- Cisl Molise” “Flai-Cgil Molise” e “Uila-Uil Molise”, assieme agli operai, hanno inviato una richiesta d’incontro a tutte le autorità istituzionali della Regione e al Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio affinchè si trovi una soluzione concreta al problema. 

Sebbene in Molise insista un’area di crisi industriale complessa tra Campobasso – Bojano – Isernia – Venafro, decretata nell’agosto del 2015, non si sono riscontrati effetti benefici poiché sono poche le risorse messe a disposizione dal provvedimento e poche le manifestazioni di interesse per rilanciare il territorio, creare posti di lavoro e sostenere il reddito dei tanti lavoratori espulsi dai processi produttivi. In questi anni, il reddito dei lavoratori è stato garantito dalla CIGS per le aziende che si trovano in aree di crisi complesse, infatti la legge ha permesso attraverso le assegnazioni finanziarie fatte a valere per il 2016 e il 2017, la possibilità di prorogare la cassa integrazione con relativa copertura finanziaria -dichiarano i sindacati nella lunga lettera al Ministro- Sappiamo che non vi sono motivi ostativi per la proroga di ulteriori 12 mesi purché vi sia la necessaria copertura economica, è dunque necessario rifinanziare la CIGS per le aziende che si trovano in aree di crisi complessa. Se così non fosse, per i 262 lavoratori non vi sarebbero ulteriori strumenti di sostegno al reddito ed essendo scorredati di NASPI, alla scadenza della cassa che termina il 04/11/2018, i lavoratori e le loro famiglie finirebbero in mezzo a una strada senza alcuna tutela.

Questo dramma va scongiurato -aggiungono- E’ necessario un impegno da parte vostra che porti avanti la “Vertenza Molise” al fine di trovare soluzioni idonee ai problemi relativi all’assenza di investimenti, alla mancanza di lavoro, all’inadeguatezza delle politiche attive e all’insufficienza di politiche passive. In ragione di quanto sopra esposto con la presente siamo a chiedervi un incontro al fine di trovare ogni possibile soluzione” .

Infine un messaggio alle istituzioni locali :“Il Molise sta lentamente morendo e non va lasciato solo, spetta a voi che rappresentate questa regione profondere tutto il vostro impegno per invertire la tendenza di questo processo al declino che non deve diventare ineluttabile”.

 

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