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giovedì, Aprile 25, 2024

Invalidi, sul riconoscimento della malattia è scontro tra INPS e Ordine dei Medici

AttualitàInvalidi, sul riconoscimento della malattia è scontro tra INPS e Ordine dei Medici

Il fatto è dello scorso marzo ma la notizia è trapelata solo adesso. Il Presidente dell’Inps, Tito Boeri, ha stabilito con una sua determina un criterio di premialità per quei medici dell’istituto che negheranno il riconoscimento di malattia e invalidità ai potenziali interessati. In parole povere, più le neghi e più guadagni. Un criterio che ha fatto insorgere i soggetti interessati: medici da una parte e associazioni che tutelano gli invalidi in tutta Italia dall’altra. La questione ha messo in seria apprensione anche l’ANMIC molisana, l’associazione che tutela invalidi civili e mutilati. Il Piano della preformance 2018-2020, elaborato da Boeri, prevede in buona sostanza di fare cassa aggredendo uno dei segmenti più fragili della società. La previsione fatta da Boeri è quella di un risparmio di circa 10 milioni di euro la cui sorte e il cui dirottamento non sono ben chiari. Sta di fatto che una platea consistente di beneficiari, come quella degli invalidi, rischia di vedersi negato quel sussidio che in molti dei casi è indispensabile a vivere. Da qui la levata di scudi di associazioni come l’ANMIC che è intervenuta con un durissimo comunicato stampa. “E’ scandaloso – ha detto il presidente nazionale Nazaro Pagano – creare un sistema nel quale si premiano con forti aumenti della retribuzione i medici legali INPS che negheranno legittimi diritti a cittadini con disabilità, innescando in tal modo sfiducia nei loro giudizi a causa dell’oggettivo conflitto di interessi che si verrà a creare”. Pagano ha poi chiesto che la disposizione venga revocata. Sulla stessa linea della presidenza nazionale anche la struttura locale dell’ANMIC Molise. Netta la censura che arriva da Filomena Calenda e Pasquale Colarusso, rappresentanti molisani dell’associazione invalidi e mutilati.

Pesantissima anche la denuncia da parte degli stessi potenziali beneficiari. A prendere le distanze da Boeri sono proprio i medici. l’ANMI, l’associazione nazionale medici INPS contesta gli obiettivi dell’INPS ritenendoli – testuali parole – “incompatibili con le norme deontologiche”. Sulla vicenda è intervenuto anche Filippo Anelli, presidente nazionale dell’Ordine dei Medici. “Come Federazione – ha detto – ci siamo sempre posti e ci poniamo come problema il fatto che gli strumenti di carattere manageriale-sconomicistici molto spesso confliggono con la professione”.

Col passare dei giorni la questione sta crescendo e diventa a questo punto indispensabile un chiarimento da parte dell’Inps.

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