Chiarezza sulle procedure per l’autonoma sistemazione, la chiesa di Santo Stefano e altri aspetti che riguardano il percorso del post-terremoto a Larino. Sono alcuni dei temi al centro di un incontro che il sindaco, Pino Puchetti, ha organizzato con la popolazione in uno dei centri più colpiti anche a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Governo centrale e ai primi fondi previsti per sostenere gli interventi di messa in sicurezza e altre esigenze emerse a poco più di un mese dal sisma.
Un’occasione per fare il punto della situazione e raccogliere segnalazioni e altre richieste da parte delle famiglie interessate dai provvedimenti di inagibilità in attesa di completare anche i sopralluoghi per una stima completa dei danni nel centro frentano.
Da quanto emerso per procedere ai contributi di autonoma sistemazione bisognerà aspettare i provvedimenti ufficiali che seguono la dichiarazione dello stato d’emergenza mentre per consentire il rientro delle famiglie nella zona di Santo Stefano è stata adottata la soluzione più veloce per evitare ulteriori disagi.
A Larino sono quasi cinquanta le famiglie fuori casa per oltre cento sfollati. Circa 90 gli edifici inagibili e altri venti sono dichiarati inagibili per rischio esterno, come nel caso del caso del campanile. La comunità frentana e le altre popolazioni dell’aree interessata dal terremoto aspettano tempi brevi di intervento per superare non solo l’emergenza ma anche per affrontare il percorso di quella che sarà la nuova ricostruzione. E diversi cittadini hanno ribadito la necessità di fare fronte comune tra i sindaci del cratere con l’obiettivo di delimitare l’area ai centri più danneggiati evitando, in sostanza, un dispendio di risorse.