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venerdì, Aprile 26, 2024

Regione, due portavoce per il presidente Micone e assunzioni clientelari. Il vezzo della casta non cambia

EditorialiRegione, due portavoce per il presidente Micone e assunzioni clientelari. Il vezzo della casta non cambia

di GIOVANNI MINICOZZI

A distanza di oltre due mesi dall’insediamento il consiglio regionale ha prodotto poco o niente in termini legislativi ma ha proceduto in tempi rapidi alle assunzioni dei tanti collaboratori ai gruppi consiliari e alle segreterie particolari. Tra centinaia di atti spicca la determina n.254 del 27 Luglio 2018 firmata dal direttore del servizio bilancio e patrimonio con la quale si liquida l’importo pari a duemilasettecentocinquanta euro relativo al periodo 15 giugno- 14 luglio 2018 , un mese, al portavoce del Presidente del Consiglio Salvatore Micone più euro duemilacinquecentoottantatre per lo stesso periodo al collaboratore del portavoce, sempre per conto dello stesso Presidente del Consiglio Salvatore Micone, entrambi titolari di un contratto di natura privatistica di durata semestrale. La particolarità, o meglio l’illegalità , sta nel fatto che accanto ai rispettivi importi liquidati non ci sono i nominativi delle due persone incaricate ma due omissis . È noto anche alle pietre che la legge sulla trasparenza impone l’indicazione precisa dei percettori di risorse pubbliche, evidentemente in Regione o non lo sanno o non vogliono far sapere troppi fatti ai molisani. Per altro gli ignoti portavoce dovrebbero parlare in nome e per conto del Presidente e se nessuno li conosce che razza di portavoce sono? Che dire poi della nomina di un collaboratore del portavoce? Il portavoce, che è di per sé il collaboratore di fiducia del Presidente, può disporre a sua volta di un collaboratore? Stiamo parlando,evidentemente, del portavoce del portavoce. Una barzelletta tutta molisana che fa un baffo ai comici del film ” Toto’, Peppino e a Malafemnina”, dove uno detta e l’altro scrive la famosa lettera. Ma tant’è! Il portavoce titolare e il suo collaboratore , i quali fino ad oggi non hanno divulgato nessua voce del Presidente Salvatore Micone, incasseranno rispettivamente sedicimilacinquecento e quindicimilacinquecento euro per il periodo di durata del contratto semestrale che scadrà il prossimo 14 Dicembre. Ironia a parte un portavoce vero , magari scritto all’ordine dei giornalisti anche se la legge non lo impone, sarebbe utile alla stampa ,ai molisani e allo stesso Presidente del Consiglio. Ma due portavoce, peraltro ignoti, a cosa servono? E a cosa serve il collaboratore del portavoce? Misteri della politica molisana !! Altro caso da studiare è quello dell’assessore Roberto Di Baggio al quale, con delibera di giunta approvata all’unanimità, è stato triplicato il numero di collaboratori a parità di spesa portandoli da tre a dieci. Ben cinque di loro sono inquadrati come uscieri, due di gruppo C , un D1 e due con contratto Co.co.co, tutti per dodici ore a settimana. Uno dei due co.co.co. ricopre l’incarico di Assessore alla Provincia di Isernia. Dunque Roberto Di Baggio ha più collaboratori del governatore Toma e forse supera anche lo staff del Presidente americano Donald Trump. Resta il dubbio che sia la nomina dei due portavoce sia la folta composizione della squadra dell’assessore rappresentino scelte clientelari di natura elettoralistica. Barzellette destinate ancora una volta a sbeffeggiare il Molise in ambito nazionale proprio mentre i molisani si disperano per la mancanza di lavoro e per la povertà dilagante.

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