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giovedì, Aprile 25, 2024

Larino: da tutto il Molise per manifestare contro i tagli alla sanità e per essere vicini alla famiglia di Michele

AperturaLarino: da tutto il Molise per manifestare contro i tagli alla sanità e per essere vicini alla famiglia di Michele

Una marcia silenziosa, senza slogan urlati, senza megafoni. Al petto un nastrino nero, in segno di lutto. Più di mille e cinquecento persone hanno partecipato alla manifestazione organizzata dal comitato pro-Vietri, perché quello che è successo a Michele Cesaride, non succeda più. Il 47enne autista di autobus e papà di due bambini è morto dopo tre giorni di agonia a San Giovanni Rotondo, arrivato con un’emorragia cerebrale che ormai non si poteva più operare. Vittima di una serie di ritardi su cui a fare chiarezza sarà un’indagine della Procura e un’ispezione del Ministero della Salute. Il raduno davanti al Vietri di Larino, simbolo per eccellenza dello smantellamento della sanità molisana per effetto di un piano di riordino diventato legge dello Stato senza la possibilità di correggerlo. Davanti all’ospedale sono arrivati da tutta la regione, da Termoli, da Campobasso, da Isernia per chiedere che il diritto alla salute venga garantito, per difendere la sanità pubblica. “La gente ha capito che deve scendere in piazza se vuole difendere la sanità pubblica. Se finisce la sanità pubblica vorrà dire che tutte le urgenze saranno drammatiche per i molisani, perchè la sanità pubblica può provvedere alle urgenze, quella privata che tanto viene enfatizzata non può provvedere alle urgenze” ha commentato Italo Testa, presidente del Forum per la Sanità Pubblica di qualità”.
“Abbiamo detto in tutte le sedi che un modello del genere non avrebbe garantito i livelli essenziali di assistenza alla popolazione di questo territorio, purtroppo non ci hanno ascoltato – ha dichiarato Carolina Mancini, del Comitato Pro-Vietri, da sempre in prima linea in difesa dell’ospedale di Larino e della sanità pubblica -. Oggi un nostro concittadino, un nostro amico, un nostro fratello ha pagato lo scotto per questa ottusità. E’ evidente che siamo al limite della sopportazione. Questa è una morte assurda, annunciata. Siamo indignati, abbiamo le scatole piene per le promesse che non vengono mai mantenute” ha continuato.
Una manifestazione di popolo, che ha visto camminare insieme non solo la comunità di Larino, ma l’intero popolo molisano.
Il corteo è salito verso la chiesa della Beata Vergine delle Grazie e poi è arrivato in piazza del popolo, dove sono intervenuti ancora Carolina Mancini, Italo Testa, Lucio Pastore e il parroco Don Antonio che ha sottolineato l’importanza ora di sedersi intorno a un tavolo. Stessa cosa chiesta a gran voce da settimane dal sindaco di Larino Pino Puchetti: “Ora è necessario convocare un tavolo tecnico – politico e provare a cambiare il decreto Balduzzi. La rete di emergenza urgenza in Basso Molise non funziona. Non si può considerare un quartiere di Roma o di Milano alla stregua dell’intera regione Molise”.

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