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giovedì, Marzo 28, 2024

Fondi Por, Toma detta la linea per recuperare il ritardo

AttualitàFondi Por, Toma detta la linea per recuperare il ritardo

Occorre dare una scossa a tutto il partenariato, pubblico, privato, sociale e datoriale. La Regione Molise è in ritardo nella certificazione dei Fondi Por, si stratta di venti milioni del Programma Operativo Regionale che, se non verranno certificati entro il prossimo 31 dicembre, correranno il rischio di tornare indietro, a Bruxelles. Si tratta infatti di fondi comunitari stanziati per lo sviluppo, ma devono essere certificati entro fine anno. Un lavoro immane che coinvolge non solo la struttura tecnica della Regione, ma tutto il partenariato pubblico e privato. Un’impresa titanica, quasi impossibile, che nasce da una premessa necessaria.

Sulla programmazione dei progetti finanziabili l’ex governo Frattura non aveva preso nessuna decisione, o meglio, non aveva fatto nessuna scelta. C’erano le elezioni e, probabilmente, Frattura, per non scontentare nessuno e per far pensare a tutti che i loro progetti avrebbero avuto la meglio, non aveva fatto una scelta. Tutto questo ha prodotto un ritardo difficilissimo da recuperare e ora il Molise corre il rischio, con una situazione economica e sociale drammatica, di mandare indietro i fondi europei perchè non utilizzati.

Per questo motivo il presidente Toma ha chiamato intorno a sè, a paorte chiuse, tutti i partner, in una specie di ritiro spirituale, all’abbazia di San Vincenzo al Volturno. Un luogo simbolico anche per far capire a tutti la serietà della situazione. Bisogna fare presto, correre contro il tempo e i progetti dovranno essere scelti e certificati.

Sempre Toma ha fatto anche sapere che, entro i prossimi giorni, usciranno i bandi per le imprese, l’autoimprenditorialità e l’innovazione tecnologica. Inoltre martedì, a Roma, ci sarà un incontro con i rappresentanti del Governo per sbloccare i fondi destinati al Molise per le politiche attive e passive del lavoro. E lì a Roma si giocherà il futuro anche dei 247 lavoratori Ittierre in mobilità che dagli inizi di luglio sono rimasti senza la proroga della deroga.

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