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venerdì, Marzo 29, 2024

Tac in manutenzione al San Timoteo, morte cerebrale per il 46enne di Larino trasferito in Puglia. Il sindaco Puchetti: “Fatto gravissimo, vado in Procura”

AperturaTac in manutenzione al San Timoteo, morte cerebrale per il 46enne di Larino trasferito in Puglia. Il sindaco Puchetti: "Fatto gravissimo, vado in Procura"

Un malore improvviso per un uomo di 46 anni di Larino, un fortissimo mal di testa, la corsa al pronto soccorso del San Timoteo di Termoli: impossibile però fare la Tac, rimasta fuori uso per alcune ore a causa di una manutenzione ordinaria già programmata. Quando l’uomo arriva all’ospedale di San Giovanni Rotondo è ormai troppo tardi per essere operato. Per lui i medici dichiarano la morte cerebrale. E’ una storia assurda quella del 46enne, autista di autobus e padre di due bambini, su cui sicuramente si aprirà un’inchiesta, per capire se si poteva essere più tempestivi. Dalle prime ricostruzioni il 46enne si è sentito male in casa, immediata la chiamata al 118 da parte dei familiari, ma l’ambulanza di Larino è arrivata dopo circa 25 minuti perché impegnata in un intervento a Santa Croce. Altri 20 minuti verso il San Timoteo a Termoli. Qui la Tac fuori uso per un intervento di manutenzione. La corsa poi verso l’ospedale di San Giovanni Rotondo. Quando l’uomo è arrivato nel reparto di Neurochirurgia erano passate quasi due ore dal malore. I chirurghi non hanno potuto più operarlo, dichiarando in seguito la morte cerebrale.
Quello che è successo infiamma le polemiche già molto accese degli ultimi giorni, con l’allarme lanciato proprio dai sindaci del Basso Molise, quello di Larino in primis, preoccupati per i propri territori. Il 46enne è stato colpito da una cosiddetta patologia tempo-dipendente, per cui è necessario intervenire il prima possibile per avere chance di sopravvivenza. Patologie, finite nei mesi scorsi, al centro delle critiche nel dibattito sul piano sanitario voluto dal programma operativo sanitario predisposto da Frattura e inserito in una legge di Stato che ne ha impedito la discussione e la correzione. Parla di un caso di malasanità il sindaco di Larino Pino Puchetti: “Quello che è successo conferma ancora una volta le criticità legate all’offerta sanitaria nel Basso Molise e soprattutto alla rete di emergenza urgenza, maggiormente nel periodo estivo quando la popolazione raddoppia o triplica” ha commentato il sindaco. “C’è un solo presidio ospedaliero, un solo pronto soccorso, peraltro carente, e un sistema di 118 che non solo non è stato potenziato, come era stato annunciato dai vertici Asrem, ma addirittura è anch’esso insufficiente. I cittadini del Basso Molise non possono essere considerati di serie B” incalza Puchetti che ha annunciato che chiederà alla Procura della Repubblica, se con la chiusura del Punto di Primo Intervento di Larino possano ravvisarsi gli estremi di interruzione di pubblico servizio e insiste, ancora, perché qualcuno prenda in mano la Sanità.
Da quasi due mesi ormai il Molise non ha ancora un commissario ad acta, perché il Governo centrale non ha ancora proceduto alla nomina. Puchetti chiede che l’impianto del decreto Balduzzi vada rivisto, prendendo spunto dalla proposta lanciata qualche giorno fa dal Comitato San Timoteo e cioè di battere i pugni a Roma per chiedere la modifica del decreto, che tanto ha penalizzato il Molise.

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