“Infarto: terapia e tempismo salvano la vita. Ecco gli ospedali migliori”. E’ questo il titolo di una indagine del Centro Studi That Morning pubblicata sul portale DoveSalute.it – Si tratta di quindici ospedali sparsi in tutta Italia tra i quali, purtroppo, non è presente alcun nosocomio molisano. Eppure il Molise, sempre in base a questo studio, risulta insieme alla Campania e alla Sicilia tra le tre regioni italiane a rischio più altro. In particolare, i fattori che qui da noi sono maggiormente preoccupanti riguardano l’obesità, e quindi una cattiva alimentazione, e la sedentarietà. Due elementi che, spesso, vanno a braccetto. Seguono il consumo di alcol e il fumo. Complessivamente, in tutta Italia, ogni anno sono 75mila le morti dovute a infarto o malattie cardiocircolatorie. Quella che si muoia più di queste malattie che di tumore, è una statistica ormai confermata da tempo e che impone un radicale cambio di vita.
Accanto a quelle che sono le precauzioni lasciate alla responsabilità e cura del singolo, sussistono poi delle responsabilità di ordine generale che riguardano le istituzioni e il sistema sanitario. In Molise la questione, dato anche l’alto fattore di rischio, non è di poco conto. Nei mesi scorsi, sono state molte le polemiche sulla gestione delle malattie tempodipenti e la riorganizzazione messa in campo dal Piano Operativo Straordinario varato dal Commissario Frattura ed esplicitato dal nuovo atto aziendale. Un sistema contestato dal Forum per la Sanità pubblica di qualità e oggetto di un ricorso al Tar. In particolare, il Forum contesta l’affidamento ai privati della rete di emergenza e le conseguenze che essa può avere. Inoltre, ultimo ma non meno importante risulta essere il fattore viabilità. Un sistema di strade pessimo e in cattivo stato di manutenzione che, nel caso di malattie tempodipendenti, può fare la differenza tra la vita e la morte. Intervenire in termini di prevenzione, efficientamento del sistema di emergenza, sulla rete stradale, diventa un impegno per il nuovo governo regionale da iscrivere ai primi punti dell’agenda di lavoro. Il Molise è una regione ad altissimo rischio e l’auspicio è che possa essere presente nella prossima graduatoria degli ospedali migliori per le patologie cardiovascolari.
