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giovedì, Aprile 25, 2024

Unimol, presentata ricerca “Istituzioni, scrittura e contabilità: il caso molisano nell’Italia medievale”

AttualitàUnimol, presentata ricerca "Istituzioni, scrittura e contabilità: il caso molisano nell'Italia medievale''

Il contesto è quello del Molise nel tardo medioevo. Un Molise allora contado, con quattro province del regno napoletano, analizzato basandosi su fonti dell’Archivio di Napoli, documenti originali e sconosciuti. “Istituzioni, scritture, contabilità: il caso molisano nell’Italia medievale” è un lavoro di ricerca meticoloso, realizzato, in seno al dipartimento di scienze umanistiche, dell’Università del Molise, dalla docente di Storia medievale all’Unimol, coordinatrice del progetto, Isabella Lazzarini, dal ricercatore e collaboratore sempre Unimol Armando Miranda e dal docente di Storia Medievale alla federico Secondo Francesco Senatore. “Un lavoro importante per la mole di fonti utilizzate, inedite anche, dell’Archivio di Stato napoletano – ha detto Miranda, studioso di Frosolone – che ha permesso di fare luce su un periodo di un certo fermento anche per il Molise, da punto di visto, in particolare, fiscale. Ci sono tracce che portano alla transumanza, testimoniando la secolare pratica che ha visto la nostra terra protagonista. Transumanza che fu importante per il commercio dei prodotti lattiero caseari”.

Un volume che rivela l’importanza del Molise in quel contesto, come evidenziato anche da Sandro Carocci, docente di storia Medievale all’Università di Tor Vergata Roma, presentando il libro all’Unimol. Anche lui si è soffermato sull’unicità di alcuni testi ritrovati che hanno svelato delle connsessioni anche di natura politica, oltre che sociale, riguardanti la nostra regione. La professoressa Lazzarini ha infatti evidenziato l’importanza del tessuto di città e comunità e del Molise in considerazione della sua posizione geografica.

Il lavoro è la raccolta degli atti di un convegno alla Fondazione Molise cultura nel 2015. Fondazione che ha finanziato il progetto. “Una sinergia con l’Unimol – ha detto ancora Miranda – che è testimonianza di come sia importante il concetto di rete, di rapporti tra enti e soggetti diversi per un fine comune, quando tutte queste cose funzionano”.

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