6.2 C
Campobasso
venerdì, Aprile 19, 2024

Campobasso, maxi perquisizione in carcere: oltre un centinaio di agenti alla ricerca di droga

CronacaCampobasso, maxi perquisizione in carcere: oltre un centinaio di agenti alla ricerca di droga

A giudicare dal dispiegamento di forze, più di cento uomini tra Polizia e Guardia di Finanza, decine di auto e un elicottero, il risultato è stato un po’ magro. Dalla maxi perquisizione avvenuta all’alba nel carcere di Campobasso non è emerso nulla o quai.

Al chiarore del mattino, il via vai delle auto tra Corso Bucci, Via Herculanea e Via Cavour ha destato l’attenzione dei residenti. Poi le pale dell’elicottero, che ha volteggiato a lungo sulla città, hanno interrotto il sonno di molti.

I cani, portati al guinzaglio tra i corridoi e nelle celle del penitenziario, hanno fiutato tracce di droga. Che poi era quello che cercavano gli agenti della Squadra Mobile, diretti da Raffaele Iasi. Ma la dose di hashish trovata, pare, in una intercapedine, non è proprio il risultato che gli investigatori si attendevano. A cominciare dal Procuratore Nicola D’Angelo, che ha dato il via all’operazione.

Resta comunque l’allerta, dettata da più di un sospetto. Tutto nasce dai due cellulari, trovati nel corso di una perquisizione dagli agenti di Polizia Penitenziaria all’interno del carcere di Via Cavour. Un episodio denunciato alla Procura della Repubblica del capoluogo che ha aperto un fascicolo.

Un fatto simile era avvenuto qualche settimana fa anche nel penitenziario di Larino. Nell’istituto di Contrada Monte Arcano, gli agenti avevano intercettato un pacco con un paio di scarpe all’interno. E nel sottotacco era nascosta la droga. In una cella era stato trovato anche un cellulare.

I sindacati della Polizia Penitenziaria hanno più volte denunciato queste falle, create per la verità, nella stragrande maggioranza degli istituti di pena italiani. Non è esclusa la complicità di qualcuno all’interno ed è per questo che anche in Viale Elena parlano di indagine ancora aperta e di scenario tutto da delineare. Un modo per dire che nel mirino della Procura ci sono persone precise e che il blitz di questa mattina aveva come obiettivo proprio quello di incastrarle. Il fatto che dalla perquisizione non sia emerso nulla di rilevante lascia ancora più perplessi e alimenta il sospetto che il tam tam dietro le sbarre funzioni ancora.

Ultime Notizie