Un successo decretato dalle persone comuni e dalle piccole aziende, che della Banca popolare delle province molisane ha premiato l’attenzione al territorio e alla realtà regionale. Una scommessa fatta 10 anni fa, quando i piccoli istituti bancari venivano fagocitati dalle grandi banche e che oggi fa parlare i numeri: nel 2017, 10% di raccolta e impieghi in più, 2600 soci, dislocati tra Molise, Abruzzo e Campania. Lo stato di salute della banca molisana è stato presentato in occasione del rinnovo delle cariche sociali e l’approvazione del bilancio all’ex Gil di Campobasso. Nel 2017 si è posizionata al secondo posto in Italia per creazione di valore tra gli istituti di credito a livello locale, ha ribadito il presidente del consiglio di amministrazione Luigi Sansone e questo nonostante i dati che dimostrano che l’economia del Molise fatica a crescere, a differenza del più vivace Abruzzo. Un 2017 all’insegna di esportazioni ridotte e processo di accumulazione di capitale debole, settore delle costruzioni e terziario in difficoltà, condizioni del lavoro peggiorate, occupazione ridotta. «Quello che la gente apprezza di noi è la nostra disponibilità. Che si traduce in concretezza a risolvere i loro problemi e attenzione per la persona- ha commentato Pompeo Fanelli, presidente generale-. La nostra sfida per il futuro sarà quella di fare ancora meglio».
Banca popolare province molisane, rinnovate le cariche sociali
