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giovedì, Aprile 25, 2024

Termoli: si riapre la partita delle trivelle in mare, ok alle ricerche con l’air gun

AttualitàTermoli: si riapre la partita delle trivelle in mare, ok alle ricerche con l'air gun

Da oggi una buona parte dell’Adriatico, da Rimini a Termoli e da Rodi Garganico a Santa Cesarea Terme potrà essere oggetto di attività di ricerca di idrocarburi attraverso la tecnica dell’Air gun. A farlo sapere è il coordinamento Trivelle Zero Molise che esprime una forte preoccupazione per la sentenza del Consiglio di Stato che ha rigettato il ricorso presentato da Abruzzo e Puglia contro la Spectrum Geo, la società inglese che nel 2011 aveva proposto le istanze di prospezione nell’Adriatico. Una battaglia legale, dunque, persa dalle due Regioni e a cui non aveva ritenuto neanche di partecipare il Molise, “come se il nostro mare fosse esentato dal rischio” scrive il coordinamento in una nota. Tra l’altro la tecnica dell’air gun, con l’esplosione da cannoni ad aria compressa, comporta pericolosissimi effetti sull’ecosistema marino ormai confermati in pieno dagli studi scientifici. E’ stato accertato ad esempio un dimezzamento del pescato intorno a una sorgente sonora che utilizza air gun, e ancora da verificare invece la correlazione tra l’utilizzo di questa tecnica e i terremoti sulla terra ferma. “Questa decisione – scrive il coordinamento – che giunge inattesa e inappropriata in un momento di grande incertezza politica, non può che aprire scenari estremamente negativi per quanti come noi si battono da anni per un totale cambio di passo nelle scelte di politica energetica e per il diritto dei cittadini a scegliere il futuro del proprio territorio”. Il nodo della vicenda resta politico: “si tratta di scegliere – scrive ancora il coordinamento – se continuare a lasciare i petrolieri, le loro multinazionali e i loro enormi profitti padroni assoluti del campo o se avere il coraggio di invertire questa rotta cambiando radicalmente le politiche energetiche italiane ed europee”. Una scelta che va subito presa a livello nazionale non appena si formerà il nuovo governo, un tema sul quale il comitato chiede che si pronuncino senza ambiguità tutti coloro che si candidedaranno a guidare il Molise per i prossimi cinque anni.

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