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mercoledì, Aprile 24, 2024

Il gran rifiuto, Enzo Di Giacomo dice NO. Centrodestra e centrosinistra navigano a vista

AperturaIl gran rifiuto, Enzo Di Giacomo dice NO. Centrodestra e centrosinistra navigano a vista

di PASQUALE DI BELLO

E’ il giorno del gran rifiuto. Il presidente del Tribunale di Isernia, Enzo Di Giacomo, ha gettato definitivamente la spugna: non sarà lui il candidato alla presidenza della Regione Molise per il centrodestra. Dopo giorni di appelli a suo favore, distinguo e qualche voce fuori dal coro ma, soprattutto, davanti ad un quadro politico enigmatico e insidioso, il magistrato ha sciolto la riserva e ha detto NO. Anzi, ha confermato un NO che aveva già manifestato un paio di settimane fa quando con una nota stringata aveva fatto un primo passo indietro. Adesso il passo è definitivo. Un decisione, quella del magistrato isernino, che rende il quadro politico ancora più confuso e magmatico. Che ci si trovi davanti alla più grande e sgangherata ressa politica della storia molisana è un dato di fatto. Nel centrosinistra è fallito il tentativo di dialogo tra Ulivo 2.0 e il PD. L’incontro tra il deputato uscente Danilo Leva e il segretario regionale del Partito democratico ha prodotto una fumata non nera ma nerissima. Gli emissari del PD: Fanelli, Facciolla ed un sempreverde Antonio D’Alete hanno formulato tre proposte per la candidatura alla presidenza della Regione. I nomi portati al tavolo sono quelli di Michele De Santis, ex assessore comunale a Campobasso, quello della preside dell’istituto Pilla, Rossella Gianfagna e quello del sindaco di Castel del Giudice, Lino Gentile. Dall’altra parte Leva, delegato alla trattativa per le liste di Ulivo 2.0 ha opposto un secco no, chiedendo una discontinuità più ampia e generale anche rispetto a tutto il gruppo di potere che in questi anni ha mantenuto in sella Frattura. Quest’ultimo è stato convocato a Roma insieme all’altra deputata uscente, Laura Venittelli, ed alla segretaria Fanelli per arrivare ad una via d’uscita. All’incontro è stato invitato anche Roberto Ruta la cui presenza nella capitale è da escluder…e. Anzi, il NO pronunciato da Leva al tavolo col PD e sintetizzato in un comunicato stampa al vetriolo, spalanca la strada proprio a lui, all’ex senatore che solo qualche giorno fa aveva fatto il suo passo di lato per fare largo ad Antonio Di Pietro, che pareva essere diventato il punto di sintesi del centrosinistra. Adesso ne rifarà uno avanti. Quanto al centrodestra, la coordinatrice regionale e neo deputata, Annaelsa Tartaglione, ha annunciato la convocazione ad horas del tavolo di coalizione con l’obiettivo in 48 ore di rendere noto il nome del candidato alla presidenza. I nomi che al momento circolano sono quelli dell’ex presidente della Provincia di Campobasso, Rosario De Matteis, e quello della segretaria regionale della UIL, Tecla Boccardo. In definitiva, come avrebbe detto Bartali: “Gli è tutto sbagliato e tutto da rifare”, salvo per i 5 Stelle che hanno già definito candidato presidente e lista. Quanto ha Frattura, vale quanto s
critto da Franco Califano sulla propria tomba: “Non escludo il ritorno”.

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