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giovedì, Aprile 18, 2024

Regionali, fuga dal Pd e ”tradimenti”. Nel centrodestra riprende quota Enzo Di Giacomo

AperturaRegionali, fuga dal Pd e ''tradimenti''. Nel centrodestra riprende quota Enzo Di Giacomo

di GIOVANNI MINICOZZI

La politica nostrana del dopo 4 marzo appare ancora tramortita dallo shock elettorale subito e incapace di reagire con lucidità, almeno per tentare di mettere qualche argine al fiume straripante del Movimento 5 stelle. In particolare, nel centro sinistra e nel Pd di Frattura e Fanelli si gioca a nascondino, senza che i protagonisti della catastrofe elettorale facciano un minimo di autocritica, ritirandosi dalla scena politica molisana per lasciare spazio a chi potrebbe tentare di rilanciare la coalizione in vista delle elezioni regionali. Capita invece l’esatto contrario, con Paolo Frattura che pensa ancora alla sua candidatura al vertice della Regione e con Micaela Fanelli che spera di utilizzare il suo ruolo di segretaria con la improbabile speranza di conquistare un posticino in Consiglio regionale. Peraltro, secondo indiscrezioni circolate nelle ultime ore, gli ex fedelissimi di Paolo Frattura, ovvero Pierpaolo Nagni, Vittorino Facciolla, Domenico Di Nunzio e, forse, anche Salvatore Ciocca e Domenico Ioffredi, sarebbero pronti a raggiungere il “saltatore” Salvatore Micone per sostenere il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione, Enzo Di Giacomo. In sostanza, coloro che hanno determinato o condiviso la catastrofe economica, produttiva, occupazionale, sociale e morale del Molise, vorrebbero riciclarsi nella coalizione opposta per tentare di mantenersi a galla. Secondo costoro Enzo Di Giacomo dovrebbe impedire la presentazione dei simboli di Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e Noi con l’Italia, sostituendoli con apposite liste civiche per evitare una figuraccia. Sempre secondo indiscrezioni, sarebbe pronta a sostenere Enzo Di Giacomo anche la deputata uscente del Pd Laura Venittelli. Nella coalizione di Berlusconi e Salvini, però, sono in molti a contestare sia la richiesta di eliminare i propri simboli, sia l’aggregazione con personaggi che hanno distrutto la Regione negli ultimi 5 anni e che con la loro presenza agevolerebbero la vittoria dei pentastellati alle elezioni regionali e inquinerebbero la coalizione. Intanto nel centrodestra riprende quota la candidatura alla presidenza della Regione del giudice Enzo Di Giacomo che potrebbe essere ufficializzata nelle prossime ore dal tavolo politico, ovvero dalla coalizione che alle politiche, tutto sommato, ha retto l’urto del Movimento 5 stelle. Peraltro è attesa con ansia, per le prossime ore, la conferenza stampa di Michele Iorio, il quale potrebbe sciogliere in via definitiva il nodo della matassa. Dunque, centrodestra appare compatto a sostegno del Presidente del Tribunale di Isernia, ma il responsabile di Energie per l’Italia, Michele Marone, ha confermato la sua candidatura al vertice della Regione . Giova solo ricordare che tra 15 giorni scadrà il termine per presentare le liste che saranno in competizione il prossimo 22 aprile. Intanto Paolo Frattura e la sua Giunta continuano a sfornare delibere in regime di proroga e senza copertura finanziaria in piena campagna elettorale.

 

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