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venerdì, Marzo 29, 2024

Isernia. Leva: la rinuncia di Di Giacomo fa comodo a Frattura, cerca l’intesa con Patriciello

AttualitàIsernia. Leva: la rinuncia di Di Giacomo fa comodo a Frattura, cerca l'intesa con Patriciello

“La rinuncia alla candidatura a presidente della Regione da parte del giudice Enzo Di Giacomo è un problema del centrodestra, che ora non ha più un candidato. Io penso al centrosinistra e al 25 febbraio, quando l’Ulivo 2.0 farà le sue scelte in vista delle Regionali. Semmai questo passo indietro potrà giovare ad altri”, ha detto Danilo Leva, candidato alla Camera di Liberi e Uguali durante un incontro con la stampa: “Magari Frattura ha inciso sul ritiro del giudice Enzo Di Giacomo, visto che corre per fare l’intesa con Patriciello. Mi pare abbastanza chiaro anche leggendo le dichiarazioni di Nagni di qualche settimana fa. È tutto lì il disegno: Berlusconi-Renzi a livello nazionale, Frattura-Patriciello a livello locale”. Durante la conferenza stampa convocata a Isernia per tracciare il bilancio di cinque anni di attività, Leva ha messo in luce sia l’impegno in seno alla commissione Giustizia, sia ciò che ha fatto per il Molise. Ha ricordato il supporto alle vertenze Ittierre, Oti e Gam per ottenere gli ammortizzatori sociali, ha evidenziato l’impegno per la tutela dell’ambiente e della sanità pubblica, compresa la proroga che almeno per ora ha salvato il reparto di ginecologia a Isernia. Ma in cima alla lista delle cose fatte ha messo il riconoscimento dell’area di crisi complessa, rivendicandone la paternità: “Ci sono a disposizione 90 milioni per investimenti privati. Come poi è stata gestita la cosa dal governo regionale è sotto gli occhi di tutti. Intanto c’è un riconoscimento nazionale dovuto a un impegno parlamentare che che mi ha visto come protagonista”. Leva ha parlato anche del suo impegno per la difesa dei presidi del territorio, come la Prefettura di Isernia, la Corte d’appello di Campobasso e gli Uffici del giudice di pace, confermando la sua attenzione per i comuni più piccoli, anche attraverso il sostegno alla legge concepita da Realacci.

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