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sabato, Aprile 20, 2024

Frana di Fossalto, Nagni chiede pazienza ma l’emergenza non può attendere

AttualitàFrana di Fossalto, Nagni chiede pazienza ma l'emergenza non può attendere

di GIOVANNI DI TOTA

Bisogna aspettare. C’è sempre una risposta pronta, da parte della classe politica, quando anche l’evidenza travolge le burocratiche spiegazioni di chi il problema è chiamato a risolverlo.

E’ il caso della frana di Fossalto in contrada Pescorlando, dove alcuni residenti hanno chiesto l’intervento delle telecamere per documentare le condizioni di disagio, ma anche di potenziale pericolo, in cui sono costretti a vivere da tempo. Si sono rivolti a Telemolise perché non ne potevano più e non per avere un momento di popolarità. Hanno deciso di metterci la faccia, e non tutti quelli che ogni giorno chiamano in redazione per segnalarci qualcosa che non va hanno poi il coraggio di farlo, perché avevano salito e sceso le scale dell’assessorato tal dei tali, della prefettura, prim’ancora quelle del loro comune, nel cui territorio una frana ha sommerso una strada e impedisce agli abitanti di avere un collegamento con la civiltà.

Immediata, dopo il servizio in tv, è arrivata la pezza dell’assessore ai lavori pubblici che con la freddezza del burocratese ha snocciolato tutti i dettagli di priorità, volontà, urgenze e consapevolezze che il caso richiede, per poi annunciare che sì i soldi ci sono, 714mila euro, ma che il parere del ministero dell’ambiente non è arrivato, che c’è qualche ritardo, che bisogna avere pazienza per almeno un mese.

Un mese. Tanto gli abitanti di contrada Pescorlando, secondo l’assessore Nagni, devono ancora sopportare prima che succeda qualcosa. Naturalmente Nagni ha garantito che la questione, testuale, giustamente sollevata dai cittadini di Fossalto, rappresenta una tematica di lungo corso e sulla quale stiamo prestando l’attenzione che merita.

Allora c’è da stare più tranquilli. Stanno prestando attenzione. E’ il caso di ricordarlo anche a questo signore che vive sulla sedia a rotelle e ha una madre anziana e non del tutto autosufficiente. Il fornaio, ha raccontato, per portargli il pane ha comprato un furgoncino più piccolo, se no non passa sulla strada sgarrupata. Mentre l’ambulanza, in caso di necessità, quella no non ci passa. Facciano gli scongiuri, in contrada Pescorlando, almeno per un altro mese. Poi, però, si rassegnino e se non l’hanno ancora capito, pale e trattori, mezzi di fortuna e braccia forti, la strada dovranno spalarsela da soli. Con un po’ di pazienza

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